Coronavirus: Governo, pacchetto di misure a sostegno dell’economia
Il Governo romeno ha adottato ieri sera un pacchetto di misure volte a sostenere le compagnie e le attività imprenditoriali, per limitare gli effetti della pandemia di coronavirus. Le misure interessano sia le compagnie colpite direttamente dalle restrizioni imposte dalla situazione, che le imprese che risentono gli effetti generati indirettamente dal cambiamento temporaneo dello stile di vita.
România Internațional, 19.03.2020, 13:22
Abbiamo deciso tramite un’ordinanza d’urgenza di aumentare il tetto di garanzia dei crediti per le piccole e medie imprese tramite il Fondo di garanzia. In una prima tappa, questo tetto aumenta di cinque miliardi di lei. Siamo preparati per un ulteriore incremento di altri cinque miliardi, se necessario. In ugual misura, sempre in caso di necessità, il tetto di garanzia salirà di altri 15 miliardi. Praticamente, garantiamo i crediti per gli investimenti e per il capitale di lavoro. L’interesse per entrambi è sovvenzionato al 100%, ha annunciato il premier Ludovic Orban.
Il premier ha spiegato che la garanzia sarà del 90% per i crediti pari a un valore che va fino un milione di lei e dell’80% per quelli che superano questo importo. Il Governo ha inoltre deciso di assicurare il rimborso dell’IVA entro il valore di nove miliardi di lei, destinati all’iniezione di capitale alle compagnie. La manovra finanziaria aumenterà anche gli stanziamenti al rimborso delle indennità di malattia laddove si verificano dei ritardi di fino a un anno, rimasti dal precedente governo, ha detto ancora Ludovic Orban. Il Governo ha inoltre deciso di coprire dal budget del Ministero del Lavoro il pagamento dei dipendenti che andranno in disoccupazione tecnica.
Abbiamo preso questa decisione in quanto risulta chiaramente che moltissime compagnie sono colpite direttamente o indirettamente dall’epidemia. In seguito alla riduzione dei redditi, degli incassi e del fatturato, molte imprese non hanno i fondi necessari per pagare i salari dei dipendenti, che rischiano la disoccupazione o il licenziamento per forza maggiore, oppure la sospensione dei contratti di lavoro. La decisione è quella di pagare dal fondo disoccupazione il 75% del salario lordo, praticamente l’equivalente dell’indennità mensile per la dissocupazione, ma non più del 75% del salario medio lordo, ha detto ancora il primo ministro.
La misura interessa due categorie di lavoratori: la prima è quella intaccata direttamente dalle misure restrittive disposte dalle autorità nella situazione di emergenza, ad esempio la sospensione delle attività di ristoranti, bar o istituzioni del mondo dello spettacolo. Nella seconda categoria rientrano le compagnie non colpite direttamente da queste misure, bensì dalle conseguenze della pandemia. Le rispettive imprese dovranno inoltrare una dichiarazione di responsabilità, e la condizione per beneficiare di queste agevolazioni è di aver registrato diminuzioni dei redditi o del fatturato di almeno il 25%, ha precisato il premier. Ludovic Orban ha spiegato che, se il Governo avesse sostenuto il pagamento del dipendente per una certa percentuale, sarebbe stato istituito l’obbligo dei dipendenti di andare al lavoro, il che avrebbe aumentato il rischio del contagio.
Le misure sono state adottate in seguito alla decisione di grandi compagnie di Romania di sospendere temporaneamente l’attività per proteggere i dipendenti dal contagio dal nuovo coronavirus. L’azienda Dacia, che fa parte del gruppo Renault, sospende da oggi la produzione nello stabilimento di Mioveni (sud) fino al 5 aprile, per cui 13.500 dipendenti andranno in disoccupazione tecnica. La produzione sarà gravemente colpita e tutti i dipendenti ne sono consapevoli, ma la cosa più importante è la loro salute, ha dichiarato un rappresentante dell’azienda.
Anche gli americani del Gruppo Ford hanno annunciato che i dipendenti del loro stabilimento di Craiova (sud della Romania) vanno in disoccupazione tecnica sempre a partire da oggi, e beneficieranno di un’indennità del 78% del salario. La misura fa seguito alla decisione della compagnia di sospendere temporaneamente la produzione nei suoi principali stabilimenti in Europa, dato l’impatto drammatico della crisi sul mercato automotive europeo e sull’industria dei fornitori. Anche il Gruppo Pirelli sospende temporaneamente l’attività della sua azienda di Slatina (sud della Romania), che conta 4000 dipendenti.