Coordinamento diplomatico per la liberazione degli ostaggi
La comunità internazionale sta compiendo degli sforzi per la liberazione della gente rapita in Israele dal movimento islamista palestinese Hamas.
Bogdan Matei, 24.10.2023, 12:35
La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, annuncia che i capi delle diplomazie dell’Unione Europea si stanno coordinando strettamente per individuare delle soluzioni per la liberazione di tutti gli ostaggi presi dal gruppo terroristico palestinese Hamas dopo l’operazione di comando avviata il 7 ottobre nel sud d’Israele. Luminiţa Odobescu ha partecipato ieri al Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo e ha dichiarato ai media romeni che, nel dossier degli ostaggi, le informazioni sono estremamente sensibili e vanno gestite con la massima attenzione. Si tratta di vite di persone, perciò siamo molto cauti, anche per quanto riguarda la comunicazione pubblica, ma siamo in dialogo con tutte le autorità degli stati della regione e non solo con le autorità della regione, e ci coordiniamo strettamente per sollecitare e individuare delle soluzioni per la liberazione di tutti gli ostaggi, compresi (quello) di cittadinanza romena – uno dei numerosi israeliani originari di Romania o loro discendenti.
Complessivamente, gli islamisti palestinesi hanno rapito circa 220 persone – israeliani, stranieri o di doppia cittadinanza, che hanno trasferito nella Striscia di Gaza e che rischiano di essere trasformati in scudi umani di fronte ai bombardamenti continui dell’esercito israeliano. Anzi, nei primi giorni della guerra, gli islamisti hanno minacciato che inizieranno a uccidere ostaggi, se il nemico continua a colpire obiettivi civili. Quasi simultaneamente alla riunione diplomatica di Lussemburgo, da Washington, il presidente americano, Joe Biden, ha chiesto a Hamas di liberare tutta la gente rapita. Prima devono rilasciare gli ostaggi, poi si discuterà, ha sottolineato il leader della Casa Bianca.
D’altra parte, la ministra Odobescu ha ricordato che la Romania ha condannato con tutta le risolutezza l’atroce attacco contro Isarele e ha sottolineato il (suo) diritto legittimo di autodifendersi. Le autorità di Bucarest restano, però, preoccupate anche della sorte dei connazionali rimasti a Gaza, dove la guerra è già raddoppiata dalla crisi umanitaria. Circa 260 persone di cittadinanza romena e i familiari hanno sollecitato l’evacuazione dalla Striscia, ha precisato Luminiţa Odobescu. Di recente, ricorda la ministra, il valico di confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto è stato aperto ai camion che trasportano aiuti umanitari, ma è molto importante che questo aiuto umanitario continui. Altrettanto importante per noi, aggiunge il capo della diplomazia di Bucarest, è che sia consentito a coloro che vogliono lasciare la Striscia di Gaza di farlo in sicurezza. Luminiţa Odobescu sostiene che si svolgono delle azioni in tal senso, sia tramite il coordinamento al livello dell’UE, che con le autorità israeliane ed egiziane.