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Cooperazione europea contro gli incendi boschivi

40 vigili del fuoco romeni e 8 mezzi tecnici sono partiti ieri per la Grecia, dove sono attivi diversi incendi boschivi.

Incendi della vegetazione, intervento dei vigili del fuoco (fonte foto: Facebook / IGSU - Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, Romania)
Incendi della vegetazione, intervento dei vigili del fuoco (fonte foto: Facebook / IGSU - Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, Romania)

, 31.07.2024, 13:47

A causa delle temperature molto elevate registrate, gli incendi boschivi destano preoccupazione in diversi Paesi europei. Come negli anni precedenti, la Grecia è la più colpita, con decine di incendi scoppiati. Negli ultimi tre anni, situazioni simili hanno portato alla distruzione di vaste aree delle foreste situate nella zona di Atene, nonché di parti considerevoli delle foreste esistenti sulle isole greche di Evia e Rodi. All’epoca gli incendi sono stati gestiti in maniera ottimale grazie al sostegno offerto da molti stati europei, tra cui la Romania.

Lo stesso sta accadendo ora, quando è in corso un programma di assistenza finanziato dall’UE, inteso come misura di sostegno alle comunità greche, dopo i devastanti incendi dei precedenti anni. Ciò si ritrova nella nuova politica di Bruxelles per la limitazione degli incendi della vegetazione nel sud dell’Europa e riunisce, nella Repubblica ellenica, squadre di estinzione operative provenienti da Bulgaria, Malta, Repubblica di Moldova e Romania. Nell’ambito del programma, quaranta vigili del fuoco romeni e otto mezzi tecnici sono partiti ieri per una missione di preposizionamento in Grecia. La missione durerà fino al 15 settembre e avrà lo scopo di ridurre i tempi di risposta in caso di incendi boschivi, di rendere più efficace l’attività di preparazione dei moduli di intervento degli Stati membri, nonché di migliorare l’interoperabilità tra le forze partecipanti.

Il capo della Direzione per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha trasmesso ai vigili del fuoco che, nonostante si stiano recando in una missione di sostegno, la situazione in Grecia è difficile e, molto probabilmente, parteciperanno agli interventi. Il ministro degli Interni, Cătălin Predoiu, ha apprezzato la professionalità dei vigili del fuoco, ma ha anche espresso il suo apprezzamento per l’attuale struttura del sistema di intervento in situazioni di emergenza. “Avete dimostrato la vostra capacità di salvare vite umane, di proteggere comunità, in Romania e all’estero. Questa competenza non è stata accumulata per caso, ma perché, diversi anni fa, la Romania è riuscita a strutturare un sistema di interventi in situazioni di emergenza per la protezione civile, un sistema coerente e integrato, un sistema di cui fanno parte diverse professioni e specialità. Questo sistema funziona insieme allo SMURD, la medicina d’urgenza, con infermieri, funziona insieme alla Polizia, la Gendarmeria, il Soccorso Alpino, una serie di istituzioni coordinate, in un meccanismo che ha dimostrato la sua efficacia negli ultimi dieci anni”, ha dichiarato il ministro.

Il 29 luglio anche dalla Repubblica di Moldova è partito per la Grecia un gruppo di 20 vigili del fuoco per sostituire i colleghi che avevano terminato la missione iniziata nei primi giorni del mese. Lo stesso giorno si è diffuso l’incendio al confine bulgaro-greco: l’incendio è entrato in due punti sul territorio bulgaro e alle operazioni di spegnimento si sono uniti anche due aerei francesi. Recentemente, invece, su richiesta dei colleghi francesi, i vigili del fuoco romeni sono intervenuti per spegnere un incendio di vegetazione secca nel sud della Francia. La zona in cui si è svolta la missione è una zona turistica, con un ampio afflusso di persone e con molte aree di campeggio nelle vicinanze.

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