Cooperazione estesa Romania – Turchia
Il premier Marcel Ciolacu ha partecipato ad Ankara alla prima riunione congiunta dei governi di Romania e Turchia.
Sorin Iordan, 22.05.2024, 11:29
I romeni potranno viaggiare in Turchia, per un massimo di 90 giorni, senza passaporto, solo con la carta d’identità. La decisione è stata presa dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel contesto della visita ufficiale del primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ad Ankara. Il premier ha partecipato, insieme al capo dello stato turco, alla prima riunione congiunta dei governi di Romania e Turchia. In questo contesto, si è discusso dell’espansione della cooperazione nei settori dell’industria della difesa e dell’energia ed è stata presa la decisione che gli allevatori romeni riprendano l’esportazione e il transito di carne in Turchia.
Marcel Ciolacu ha valutato che questa decisione aiuterà gli agricoltori romeni ad avere nuovamente accesso ad un mercato molto vasto e ad aprire nuove rotte commerciali nella regione. “È un’enorme opportunità per i produttori romeni avere accesso a un mercato immenso, ma allo stesso tempo saremo in grado di stabilire solide rotte commerciali anche con altre aree di interesse nella regione e nel Medio Oriente. Abbiamo bisogno di tali misure per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che ci siamo prefissi sotto profilo economico. Lo scorso anno, abbiamo superato i 10 miliardi di dollari in termini di interscambio, ma insieme ci siamo posti un obiettivo ambizioso di 15 miliardi di dollari, da raggiungere nei prossimi anni”, ha dichiarato Marcel Ciolacu.
Il premier ha aggiunto che la Romania continuerà ad assicurare una buona collaborazione tra la Turchia e l’Unione Europea, in un contesto in cui la sua adesione è bloccata da diversi anni a causa delle numerose divergenze in materia di democrazia, stato di diritto e i diritti fondamentali. Allo stesso tempo, Marcel Ciolacu ha proposto alla parte turca una formula di partenariato che consenta il trasferimento tecnologico e di know-how, in modo che le aziende romene possano produrre in Romania componenti per i droni militari Bayraktar e i veicoli tattici corazzati Otokar.
Non in ultimo, il premier Ciolacu ha precisato che le autorità di Bucarest e Ankara stanno svolgendo anche colloqui riguardanti la restituzione alla Romania della spada del principe moldavo Stefano il Grande. L’arma, ricevuta da Papa Sisto IV, in segno di riconoscimento del ruolo decisivo della Moldavia nella difesa della cristianità, entrò in possesso dell’Impero Ottomano nel XVI secolo.
Da parte sua, Recep Tayyip Erdogan ha sottolineato che i legami economici sono il motore delle relazioni bilaterali e ha ringraziato la Romania per aver concesso pieni diritti alla minoranza turca, che conta quasi 28.000 persone. Erdogan ha ricordato che la Romania e la Turchia contribuiscono a garantire la sicurezza e la stabilità nella regione del Mar Nero, ma anche all’interno della NATO. Il presidente della Turchia ha inoltre dichiarato che i due stati, insieme alla Bulgaria, hanno formato un gruppo congiunto che rimuoverà le mine dal Mar Nero per aumentare la sicurezza della navigazione.