Cooperazione energetica a livello europeo
I Paesi dell’UE devono avere accesso almeno a tre fonti di gas naturali, per evitare qualsiasi crisi. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Europea Maroš Šefčovič, incaricato dell’Unione Energetica, il quale ha partecipato, a Bucarest, assieme a Miguel Arias Cañete, commissario europeo all’Energia e ai Mutamenti Climatici, ad una riunione dedicata all’interconnessione nel settore gas naturali nell’Europa Centrale e Sud-Orientale. L’UE è molto interessata allo sviluppo di una rete più ampia di gas in questa zona dell’Europa dopo che le simulazioni di crisi” della Commissione hanno rilevato, nel 2014, che la regione è estremamente vulnerabile nel caso di interruzione dell’approvvigionamento con gas da parte del suo più importante fornitore e, in molti casi, l’unico — la Russia.
România Internațional, 29.09.2017, 13:54
I Paesi dell’UE devono avere accesso almeno a tre fonti di gas naturali, per evitare qualsiasi crisi. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Europea Maroš Šefčovič, incaricato dell’Unione Energetica, il quale ha partecipato, a Bucarest, assieme a Miguel Arias Cañete, commissario europeo all’Energia e ai Mutamenti Climatici, ad una riunione dedicata all’interconnessione nel settore gas naturali nell’Europa Centrale e Sud-Orientale. L’UE è molto interessata allo sviluppo di una rete più ampia di gas in questa zona dell’Europa dopo che le simulazioni di crisi” della Commissione hanno rilevato, nel 2014, che la regione è estremamente vulnerabile nel caso di interruzione dell’approvvigionamento con gas da parte del suo più importante fornitore e, in molti casi, l’unico — la Russia.
Proprio per questo, la CE ha lanciato nel 2015 il progetto CESEC (Central and South Eastern Europe Gas Connectivity), volto a garantire a tutti gli stati della zona – Austria, Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria, Italia, Romania, Slovacchia e Slovenia — l’accesso ad un mix energetico più variato e un’interconnessione adeguata al resto dell’Europa. Bruxelles considera che questi Paesi abbiano bisogno di un ampliamento dell’infrastruttura energetica, e l’Esecutivo comunitario desidera finanziare alcuni progetti prioritari. Il vicepresidente della CE ha sottolineato che l’efficacia energetica è la migliore misura di contrasto della povertà energetica e porterà sia alla diminuzione delle fatture che a una migliore tutela dell’ambiente.
Dal canto suo, il commissario europeo Miguel Arias Cañete, ha annunciato la firma, a Bucarest, di un memorandum d’intesa che estenderà la zona di cooperazione al mercato dell’elettricità, fonti di energia rinnovabile ed efficacia energetica. Egli ha spiegato che questo non è solo un memorandum, ma includerà anche azioni concrete. “L’esistenza di un mercato dell’elettricità nel sud-est europeo presuppone il coordinamento dei progetti di miglioramento delle reti e degli accordi di commercio tra i più importanti stati membri UE della regione”, ha aggiunto ancora Cañete.
Il memorandum include, inoltre, una lista di progetti prioritari per creare un mercato regionale dell’energia elettrica interconnessa, nonché misure specifiche per stimolare le fonti di energia rinnovabile e gli investimenti nell’efficacia energetica in una zona con un grande potenziale di crescita in questi settori. Uno dei progetti è il gasdotto BRUA, al quale partecipano Romania, Bulgaria, Ungheria e Austria e che, stando al commissario Cañete, è importante per l’Esecutivo comunitario e deve essere portato a termine.
Egli ha ricordato che l’anno scorso, la CE ha concesso alla Romania un prestito di quasi 180 milioni di euro per la prima tappa del progetto. Durante la riunione, è stato siglato l’Accordo di sovvenzione del Meccanismo per l’interconnessione dell’Europa per il terminal di GNL di Krk in Croazia. (tr. G.P.)