Controversie sulla legge della retribuzione unitaria
Il principale partito all’opposizione in Romania, il PNL, ha deciso, lunedì, di inoltrare una mozione semplice contro il ministro del Lavoro, Olguţa Vasilescu, i principali motivi essendo legati alla retribuzione. I liberali criticano anche il trasferimento del pagamento dei contributi dal datore di lavoro all’impiegato, in vigore dall’inizio di quest’anno, e sostengono che tale misura abbia capovolto ancora di più il sistema retributivo e la fiscalità in Romania.
Corina Cristea, 06.02.2018, 12:27
Che siano magistrati, personale IT, professori, medici, o che si tratti di quella categoria – fra virgolette – di pubblici dipendenti di lusso che la signora ministro presentava qualche giorno fa, per tutte queste categorie di personale ci saranno diminuzioni di stipendi, perché nessuno ha realizzato uno studio d’impatto su ciò che significa il trasferimento del pagamento dei contributi dal datore di lavoro all’impiegato ed è per questo che ci troviamo in questa situazione.”, afferma il PNL. Cioè nella situazione in cui per qualche centinaio di migliaia di romeni gli stipendi diminuiscono, nonostante le promesse di crescita menzionate nel programma di governo.
Gli stipendi netti dei lavoratori saranno più bassi in più settori di attività, Sanità, Cultura, Polizia e Giustizia, dicono anche i leader sindacali. Il presidente della federazione sindacale SANITAS Bucarest, Viorel Huşanu, ha dichiarato che i redditi caleranno negli ospedali mono-profilo, più esattamente nei reparti psichiatria, TBC e malattie infettive, mentre gli stipendi aumenteranno nel settore sanitario solo per i medici, ma neanche per loro quanto stimato. Anche i poliziotti della zona operativa, circa 8.000, si confronteranno con un calo degli stipendi netti di fino a 400 lei (circa 85 euro), secondo il presidente del Sindacato Nazionale dei Poliziotti e del Personale a Contratto, Dumitru Coarnă, stando al quale il tenore di vita diminuirà del 5-10%. Anche nel settore privato ci sono lavoratori scontenti, perché non tutti i datori di lavoro hanno redatto atti aggiuntivi ai contratti di lavoro tramite cui siano aumentati gli stipendi lordi e siano evitati in questo modo i cali degli incassi netti.
In più, il 3% dei pubblici dipendenti ha subito tagli salariali in seguito all’entrata in vigore della legge sulla retribuzione del personale pagato da fondi pubblici. Stando al Ministero del Lavoro, lo scopo dell’atto normativo è stato di equilibrare il sistema retributivo perché c’erano grandi disfunzionalità, nel senso che per gli stessi incarichi e mansioni, i funzionari delle istituzioni pubbliche venivano pagati diversamente. Ma ci sono anche romeni contenti — i parlamentari hanno ricevuto, a febbraio, indennità aumentate di circa il 10%, in seguito all’aumento dello stipendio minimo a 1900 lei (circa 410 euro) dal 1 gennaio scorso.