Conto corrente: deficit in rialzo
La Banca Centrale Romena ha pubblicato, ieri, i dati sul debito estero, il deficit di conto corrente e gli investimenti stranieri. Dopo che, negli ultimi anni, si è parlato moltissimo della crescita del debito pubblico, dei prestiti fatti dallo stato e delluso poco chiaro dei soldi attirati dal mercato interno e da quello internazionale, la notizia che il debito estero è cresciuto, questanno, nel periodo gennaio-luglio, di oltre 6 miliardi di euro ha destato ancora più preoccupazione. Il debito totale è giunto, attualmente, a 132 miliardi di euro. A un semplice confronto tra laumento del debito pubblico estero nel 2021 e nel 2018, risulta una differenza importante, dell80%. Dei 132 miliardi di euro, il debito estero a lungo termine ammonta a quasi 96 miliardi di euro, mentre il debito estero a breve termine a 36 miliardi. Allo stesso tempo, il debito pubblico non è solo con lestero, ma anche interno, e dai dati della Banca Centrale risulta che questultimo è pari a circa il 50% del Pil.
Roxana Vasile, 14.09.2021, 12:28
Secondo gli economisti, preoccupante non è, però, tanto laumento del debito estero, quanto del deficit di conto corrente della bilancia di pagamenti. Secondo la Banca Centrale, nei primi sette mesi del 2021, il deficit è giunto a 9 miliardi di euro, molto maggiore rispetto allanno scorso, quando era di 5,3 miliardi di euro. Se ci si riferisce a un periodo più esteso, il deficit di conto corrente ha registrato nel primo trimestre del 2021 la maggiore crescita degli ultimi 14 trimestri. Mentre la maggioranza dei Paesi Ue registrano uneccedenza della bilancia commerciale, in Romania cè uninversione di marcia che si acutizza, il che porta allaumento del disavanzo della bilancia commerciale. Il consumo è in crescita, ma le merci consumate provengono sempre di più dalle importazioni, in assenza di una produzione interna maggiore e più diversificata.
La buona notizia è che gli investimenti stranieri sono cresciuti questanno, a 4 miliardi di euro, rispetto a 1,2 miliardi di euro nel 2020. Ci sono, però, preoccupazioni espresse dagli investitori tedeschi in Romania, i quali affermano che le attuali evoluzioni politiche interne hanno fatto calare la fiducia delle compagnie tedesche nellattuazione delle riforme necessarie e urgenti. Ad esempio, le sovvenzioni offerte dallUe devono giungere nelleconomia, le amministrazioni devono diventare più professionali e più digitalizzate affinchè il tenore di vita della popolazione aumenti significativamente. Le compagnie in Romania hanno bisogno di tutta lattenzione e di sostegno politico e amministrativo, anzichè di nuovi problemi e incertezze sul futuro – affermano gli investitori tedeschi.