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Continuità alla Federazione Romena di Calcio

Răzvan Burleanu sarà, anche nei prossimi quattro anni, il capo del calcio romeno. Presidente in carica della Federazione Romena di Calcio dal 2014, egli ha vinto, mercoledì, un nuovo mandato, essendo votato da 168 sui 254 membri affiliati. Il suo principale contro concorrente, l’ex calciatore internazionale Ionuţ Lupescu, ha ottenuto solo 78 voti. Marcel Puşcaş, già presidente del FC Steaua Bucarest, ha ottenuto 8 voti, mentre il quarto candidato, Ilie Drăgan, ex lettore presso la Scuola Federale di Allenatori non ha ricevuto alcun voto.

Continuità alla Federazione Romena di Calcio
Continuità alla Federazione Romena di Calcio

, 19.04.2018, 13:50

Răzvan Burleanu sarà, anche nei prossimi quattro anni, il capo del calcio romeno. Presidente in carica della Federazione Romena di Calcio dal 2014, egli ha vinto, mercoledì, un nuovo mandato, essendo votato da 168 sui 254 membri affiliati. Il suo principale contro concorrente, l’ex calciatore internazionale Ionuţ Lupescu, ha ottenuto solo 78 voti. Marcel Puşcaş, già presidente del FC Steaua Bucarest, ha ottenuto 8 voti, mentre il quarto candidato, Ilie Drăgan, ex lettore presso la Scuola Federale di Allenatori non ha ricevuto alcun voto.



Lo straordinario successo di Răzvan Burleanu ha colto di sorpresa molti. Ionuţ Lupescu, che ha fatto parte della Generazione d’Oro del calcio romeno negli anni 90, sembrava favorito. Godeva del sostegno di molte persone di successo nel mondo calcistico, da Mircea Lucescu, il migliore allenatore romeno, fino a calciatori di spicco tra cui Cristian Chivu. Burleanu si è basato però su coloro che avevano diritto di voto, cioè i rappresentanti dai club di calcio, convincendoli con il suo bilancio. “La Federazione Romena di Calcio è oggi un’istituzione di management del calcio, e non solo un semplice gestore di competizioni e risorse, oppure un semplice raccoglitore di tasse e contributi. Abbiamo una visione, un piano, un’ottima equipe con cui andremo avanti”.



La vittoria di Răzvan Burleanu è stata garantita dai votanti dei piccoli club, delle leghe inferiori, dal calcio femminile al calcio indoor. Stando alla stampa, lo hanno votato solo due club della Prima Lega: CFR Cluj e FC Botoşani, gli altri hanno optato invece per Lupescu. Uno dei vantaggi di Burleanu è stato anche quello di essersi impegnato, lungo il suo intero mandato, dal 2014 finora, a favore dei club inferiori: “Siamo responsabili per le migliaia di ragazzi e ragazze che ora oggi giocano a calcio nelle competizioni che abbiamo creato. Abbiamo un dovere nei loro confronti, dobbiamo garantire loro un futuro nel calcio romeno. Siamo responsabili per la seconda e la terza lega, competizioni che cerchiamo di costruire e promuovere quanto di più. Competizioni che altri potrebbero abbandonare al buio dell’anonimato perché … non producono molto denaro. La Federazione Romena di Calcio, come dice anche il suo nome, deve federare, cioè portare insieme la volontà e gli interessi di ciascuna divisione”.



Alle elezioni di mercoledì sono contati meno gli scarsi risultati a livello internazionale, come la mancata qualificazione ai Mondiali, dove la Romania non è stata più rappresentata dal 1998. Burleanu ha toccato anche questo argomento, senza fare però promesse: “Non possiamo garantire qualificazioni a tornei finali. Tutti le auspichiamo, ma nessuno le può garantire. Non possono farlo i calciatori e gli allenatori, figurarsi noi, del settore amministrativo… Però vi garantisco, assieme alla mia equipe, che l’implementazione di tutti questi progetti sarà il quadro ottimo per ottenere future qualificazioni”.



Il nuovo mandato di Răzvan Burleanu a capo della Federazione Romena di Calcio scadrà nel 2022.

Foto: PIX1861 / pixabay.com
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