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Continuano le proteste in Romania

La tragedia dello scorso 30 ottobre nel club Colectiv di Bucarest e la rabbia sociale scoppiata di seguito hanno provocato un vero sisma nellamministrazione centrale e locale romena, ma il crollo del Governo, in seguito alle dimissioni del premier Victor Ponta, non hanno accontentato i romeni, che hanno continuato le manifestazioni in piazza in diverse città del Paese. Come aveva promesso, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha fatto un bagno di folla, ieri sera, in Piazza dellUniversità, a Bucarest – luogo di proteste di coloro che desiderano un Paese senza corruzione e politici che si preoccupino per linteresse nazionale, anzichè personale. Tra le rivendicazioni espresse con veemenza, per la sesta sera consecutiva, si sono annoverati il cambiamento della classe politica, la riduzione del numero di parlamentari, lindizione di elezioni anticipate, la nomina di un governo di tecnocrati, ma anche le dimissioni del presidente stesso. La presenza di Klaus Iohannis in piazza ha animato i diversi gruppi di protestatari, che si sono ammassati per discutere con lui. Alcuni hanno ricevuto risposte, mentre la maggioranza non ha potuto che gridare i suoi malcontenti. Alcuni lhanno applaudito, altri hanno inveito contro di lui.

Continuano le proteste in Romania
Continuano le proteste in Romania

, 09.11.2015, 16:23

La tragedia dello scorso 30 ottobre nel club Colectiv di Bucarest e la rabbia sociale scoppiata di seguito hanno provocato un vero sisma nellamministrazione centrale e locale romena, ma il crollo del Governo, in seguito alle dimissioni del premier Victor Ponta, non hanno accontentato i romeni, che hanno continuato le manifestazioni in piazza in diverse città del Paese. Come aveva promesso, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha fatto un bagno di folla, ieri sera, in Piazza dellUniversità, a Bucarest – luogo di proteste di coloro che desiderano un Paese senza corruzione e politici che si preoccupino per linteresse nazionale, anzichè personale. Tra le rivendicazioni espresse con veemenza, per la sesta sera consecutiva, si sono annoverati il cambiamento della classe politica, la riduzione del numero di parlamentari, lindizione di elezioni anticipate, la nomina di un governo di tecnocrati, ma anche le dimissioni del presidente stesso. La presenza di Klaus Iohannis in piazza ha animato i diversi gruppi di protestatari, che si sono ammassati per discutere con lui. Alcuni hanno ricevuto risposte, mentre la maggioranza non ha potuto che gridare i suoi malcontenti. Alcuni lhanno applaudito, altri hanno inveito contro di lui.



“Desidero che ci siano pace e tranquillità quanto più presto e che vadano le cose cosi come ha promesso”.



“Per 26 anni, sono state date moltissime leggi in Romania contro la Romania, contro i romeni. Dovremo dichiarare queste leggi nulle e sostituirle con altre che difendano i nostri diritti”.



“Le voci in piazza vanno sentite, a prescindere dal fatto che siano di sinistra o di destra. Occorre una soluzione politica e Lei, attraverso la tribuna presidenziale, può offrire una chance”.



Sono le parole di alcuni dei protestatari rivolte al presidente Iohannis.



Dopo che il presidente ha concluso il suo bagno di folla, alcuni manifestanti hanno formato un circolo di dibattito.



“La cosa peggiore per il popolo romeno, nella mia opinione, è limmunità parlamentare. Inoltre, secondo me, un governo tecnocratico, per un anno, ci darà la chance di scegliere alcune persone capaci”.



“Dobbiamo pensare al fatto che la democrazia funziona attraverso partiti politici”, sono alcune delle opinioni della gente in piazza.



Nel frattempo, tornato al palazzo presidenziale, il capo dello stato romeno ha messo sulla sua bachecha di Facebook un messaggio in cui ha affermato di aver visto in Piazza dellUniversità tanta rivolta, ma anche speranza che le cose possono cambiare.



Il processo di consultazioni politiche avviato dal presidente, la scorsa settimana, non ha ancora portato ad una soluzione, i principali partiti parlamentari esitando ad assumersi la responsabilità del governo. Per la prima volta, alle consultazioni sono stati invitati anche rappresentanti della società civile e dei manifestanti in piazza. Il loro messaggio è stato che lattuale classe politica non ha più legittimità e che il nuovo governo devessere formato di persone che non hanno problemi con la giustizia. Sono state programmate, quindi, per linizio di questa settimana, nuove consultazioni per trovare una soluzione alla crisi politica, aspettandosi anche una soluzione da parte del presidente. (traduzione di Adina Vasile)




Foto: PIX1861 / pixabay.com
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