Consiglio UE: Romania, pronta per la presidenza
Ammessa nelle strutture comunitarie il 1° gennaio 2007, la Romania eserciterà per la prima volta, il prossimo semestre, la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Il capo dell’Esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, ha ricordato che, in questo periodo, dovrà essere gestita l’ufficializzazione della Brexit, prevista per il mese di marzo. Vanno inoltre stabilite le principali linee del futuro quadro finanziario, 2021-2027, e una strategia coerente sul tema della migrazione. In soli quattro mesi, saranno esaminati 257 dossier, visto che a maggio inizia la campagna elettorale per le elezioni europee.
Bogdan Matei, 14.12.2018, 13:09
Ammessa nelle strutture comunitarie il 1° gennaio 2007, la Romania eserciterà per la prima volta, il prossimo semestre, la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Il capo dell’Esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, ha ricordato che, in questo periodo, dovrà essere gestita l’ufficializzazione della Brexit, prevista per il mese di marzo. Vanno inoltre stabilite le principali linee del futuro quadro finanziario, 2021-2027, e una strategia coerente sul tema della migrazione. In soli quattro mesi, saranno esaminati 257 dossier, visto che a maggio inizia la campagna elettorale per le elezioni europee.
La settimana scorsa, la premier Viorica Dăncilă si è recata a Bruxelles, per assicurare i responsabili comunitari che la Romania potrà esercitare una presidenza di successo, “ambiziosa, ma realistica”. La Romania, ha promesso ancora la premier, svolgerà un ruolo di mediatore imparziale, che cercherà di ottenere il consenso degli stati membri nei dossier importanti. Queste assicurazioni sono state necessarie dopo che, lo scorso mese, uno dei personaggi chiave per la presidenza, il ministro con delega agli Affari Europei, Victor Negrescu, ha dato le dimissioni, in seguito ad alcune dispute con i colleghi di governo.
In più, sia la Commissione, che il Parlamento Europeo, hanno criticato, senza tanti riguardi, il Potere di Bucarest su temi quali il contrasto della corruzione e il rispetto dello stato di diritto. Sebbene sia lui stesso un costante critico della prestazione dell’attuale maggioranza PSD-ALDE e della premier, alla quale ha chiesto più volte le dimissioni, anche il presidente Klaus Iohannis ha affermato che la Romania è pronta ad assumere la presidenza semestrale del Consiglio.
Giovedì, al vertice comunitario di Bruxelles, il capo dello stato ha detto che nonostante gli errori fatti finora: “Noi siamo pronti. C’è sempre posto per il meglio, ma voglio dirvi sinceramente che, dopo certe sincopi che anch’io ho sottolineato all’epoca, i preparativi sono in una fase avanzata. Le cose si stanno muovendo e credo sia una buona notizia per i romeni, come pure per i nostri partner europei, anche se su piano interno abbiamo certi approcci difficili in alcuni settori. Quanto alla presidenza, siamo abbastanza preparati e porteremo a compimento il nostro mandato.”
In vista di tale momento, il presidente Iohannis ha avuto numerosi incontri bilaterali con i leader europei. Il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, quello austriaco, Sebastian Kurz, il cui Paese consegna la presidenza, il premier finlandese, Juha Sipilä, che subentrerà alla Romania, tutti lo hanno assicurato del loro pieno sostegno. Hanno discusso anche del vertice informale sul futuro dell’Europa, che si svolgerà a Sibiu, il 9 maggio 2019 e che avrà un ruolo importante nel tracciare la futura agenda strategica dell’Unione.