Consiglio UE: le priorità della presidenza romena
La premier Viorica Dăncilă ha dichiarato, mercoledì, nel Parlamento, che le priorità della presidenza romena del consiglio UE si basano su quattro pilastri: l’Europa della convergenza, l’Europa della sicurezza, l’Europa — protagonista globale e l’Europa dei valori comuni. La convergenza e la coesione — affermava il capo dell’esecutivo — sono fondamentali per la promozione di un’Europa unita e per aumentare la competitività dell’Unione. In una dichiarazione adottata mercoledì, il Legislativo si è impegnato a sostenere il governo per raggiungere tutti gli obiettivi prefissi durante la presidenza romena del Consiglio UE. Tra questi: un’agenda di lavoro che abbia in primo piano il cittadino, il sostegno alla politica europea di coesione, la continuazione della Politica Agricola Comune, la facilitazione del dialogo parlamentare col Regno Unito, nel contesto della Brexit e una maggiore trasparenza delle istituzioni europee.
Ştefan Stoica, 13.12.2018, 13:59
Da parte del potere, la senatrice socialdemocratica Gabriela Creţu: In base alla collaborazione interistituzionale, i ministri informeranno periodicamente le commissioni parlamentari e i gruppi dei partiti politici in merito ai progressi registrati nell’applicazione delle priorità della presidenza romena e ai principali sviluppi dei temi importanti dell’agenda europea. Il presidente romeno è invitato a informare il Parlamento anche sui colloqui e sulle decisioni dei consigli europei durante il mandato”.
Il leader dell’ALDE, Călin Popescu-Tăriceanu, partner del PSD nella coalizione, desidera che la Romania agisca di modo che sia abbandonata l’idea di un’Europa a due velocità. Călin Popescu-Tăriceanu: Nu vogliamo che siano aggravati i divari tra nord e sud, tra est e ovest. Non vogliamo lasciare che l’Europa diventi un’unione di due gruppi di stati, di primo e di secondo rango, in cui funzionino doppi standard, economici, politici, sociali o di altro tipo”.
Dall’opposizione, i liberali si sono assunti il ruolo di portavoce di coloro che anticipano che l’esecutivo potrebbe non portare a compimento gli obiettivi assunti, perché l’attuale coalizione attacca i valori europei e occidentali. Il senatore PNL Florin Cîţu: Le vostre azioni svelano i vostri intenti, per quanto cercaste di nascondervi dietro discorsi trionfalisti. Siete riusciti ad ottenere la contro-performance di aggiungere altri nove punti nel rapporto MCV, allontanando ancora di più la Romania dall’obiettivo di adesione all’area Schengen”.
La deputata dell’UDMR, Rozália Biró, ha sottolineato che, nei sei mesi di presidenza, la Romania deve agire in maniera coordinata per adempiere a tutti gli obiettivi. L’ex presidente, l’attuale senatore PMP Traian Băsescu, ha chiesto al governo se le priorità annunciate sono correlate col discorso del presidente Klaus Iohannis. Una domanda legittima, sullo sfondo del conflitto cronico tra il capo dello stato e il governo PSD — ALDE. D’altra parte, l’appello all’unità sembra essere già irrisorio, visto che l’opposizione di desta sta preparando per la fine dell’anno una mozione di sfiducia contro il governo.