Conclusioni delle missioni FMI e BM
Le delegazioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale hanno concluso i colloqui svolti a Bucarest con i rappresentanti delle principali istituzioni responsabili delle politiche monetarie e fiscali della Romania.
![Missione FMI a Bucarest (foto> facebook.com/TanczosBarna) Missione FMI a Bucarest (foto> facebook.com/TanczosBarna)](https://www.rri.ro/wp-content/uploads/2025/02/delegatia-FMI-la-Bucuresti-foto-facebookTanczosBarna.jpg)
Leyla Cheamil, 10.02.2025, 11:27
Il team del FMI ha incontrato i rappresentanti del nuovo Governo e della Banca Centrale, per analizzare i recenti sviluppi finanziari ed economici e aggiornare le prospettive macroeconomiche. Attualmente, il paese non ha un accordo di finanziamento in corso con il Fondo Monetario Internazionale, ma l’istituzione finanziaria valuta annualmente l’evoluzione dell’economia romena, sulla base delle consultazioni previste dall’Articolo IV dello Statuto.
Il premier Marcel Ciolacu ha ribadito agli esperti del FMI l’impegno del Governo a rientrare nel deficit di bilancio del 7% del Prodotto Interno Lordo e ad attuare le riforme assunte nel PNRR. Il primo ministro ha messo in risalto le misure di riduzione delle spese per il personale, di ristrutturazione dell’apparato statale e di riorganizzazione amministrativo-territoriale come priorità per il successivo periodo.
Durante l’incontro con la missione del FMI, il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, ha ribadito l’impegno del Governo a ridurre il deficit di bilancio e a creare uno stato più snello nei prossimi sette anni, aumentando gli stanziamenti per gli investimenti a sostegno dell’economia. Il ministro delle Finanze ha affermato che vanno applicate una serie di misure per ripristinare gradualmente l’equilibrio del budget ed evitare una crisi economica simile a quella del 2009.
Il FMI ha pubblicato le sue ultime previsioni sull’evoluzione dell’economia romena lo scorso autunno, quando stimava per la fine del 2025 un deficit allo stesso livello di quello stabilito dal Governo, ovvero il 7%. Le stime del Fondo sono tuttavia più ottimistiche sia per quanto riguarda la crescita economica, pari al 3,3%, rispetto al solo 2,5% preso in considerazione dalle autorità di Bucarest, sia per l’inflazione, calcolata al 3,6%, al di sotto dell’obiettivo del 4,4 fissato dal Governo.
Da parte loro, i rappresentanti della Banca Mondiale hanno accolto con favore il piano di riforme del Governo e l’attenzione rivolta agli investimenti, sottolineando che la Romania è un partner forte e resiliente. Per una migliore gestione dei progetti comuni, le due parti hanno concordato un meccanismo di lavoro che prevede riunioni più frequenti nel successivo periodo. Il direttore esecutivo del gruppo, Eugene Rhuggenaath, ha dichiarato che la Banca Mondiale amplierà gli investimenti in Romania nei settori dell’energia, della transizione verde, delle infrastrutture e di altri campi con potenziale di crescita.
I rappresentanti dell’istituzione hanno inoltre espresso apprezzamenti per il sostegno offerto dalla Romania alle confinanti Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona) e Ucraina, nonché per il contributo di Bucarest nel garantire la stabilità nella regione. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che le autorità continuano a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture e dei settori agricolo, industriale ed edile. Inoltre, continueranno i progetti per migliorare i servizi medici ed energetici.