Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Compagnie: si cercano soluzioni per Oltchim


Uno dei più importanti stabilimenti chimici in Romania, Oltchim, di Ramnicu Valcea (nel sud della Romania), entrato in insolvenza a gennaio a causa dei debiti di centinaia di milioni di euro, si trova sulla lista delle compagnie statali che andrebbero privatizzate. La lista, che riporta le compagnie con problemi, è stata stilata assieme al Fondo Monetaro Internazionale e agli altri creditori internazionali della Romania. Nel caso dell’Oltchim, un primo tentativo di vendita del pacchetto azionistico di maggioranza si è concluso, alla fine dell’anno scorso, con un clamoroso fallimento. Lo stato desidera che la procedura di privatizzazione continui, ma con un investitore strategico. Prima deve, però, trovare una soluzione per la situazione drammatica degli oltre 3 mila dipendenti che da mesi organizzano proteste di piazza e scioperi, chiedendo garanzie sulla sicurezza dei posti di lavoro, sul pagamento degli arretrati salariali e la ripartenza dell’attività.



Il ministro dell’Economia Varujan Vosganian si è incontrato con i sindacati dell’Oltchim, cui ha trasmesso che non può salvare da solo lo stabilimento e che ha bisogno di un accordo di volontà politica dell’Unione Social-liberale (al governo), del sostegno dei sindacati e di pace sociale. Vosganian ha richiamato l’attenzione che nessun imprenditore investirebbe in una compagnia i cui dipendenti scendono in sciopero della fame. Il premier Victor Ponta ritiene, d’altra parte, che lo stabilimento potrebbe diventare nuovamente redditizio, ma non nell’attuale forma.



“Non credo che alcun investitore farà ripartire l’Oltchim con oltre 3 mila dipendenti. Ma una parte importante della compagnia può essere rivitalizzata tramite un investimento privato e tramite l’eliminazione dei contratti-ventosa”, ha detto Ponta.



Il principale partito all’opposizione, Democratico-liberale, ha accusato il Governo per la situazione del colosso ed ha annunciato di inoltrare una mozione semplice su questo tema. Nell’opinione del leader democratico-liberale Vasile Blaga, l’intera situazione è una prova in più che durante la campagna elettorale dello scorso anno l’Unione Social-liberale ha fatto promesse senza copertura.



“È da otto mesi che i governi dell’Unione Social-liberale non si occupano con serietà di questo stabilimento. Vi ricordo che nei primi mesi del primo Governo Ponta, in pieno processo di privatizzazione, hanno modificato il capitolato che, inizialmente, prevedeva la privatizzazione con investitori strategici. Vogliono privatizzarlo, ma prima dichiarano la sua insolvenza, per darlo per ben poco agli amici, così come vogliono fare anche con la Divisione Merci delle Ferrovie Romene”, ha affermato Blaga.



A breve termine, i dipendenti dell’Oltchim sperano che la richiesta di approvazione delle autorità romene alla Commissione Europea di un aiuto di stato di 45 milioni di euro sarà un successo.

Compagnie: si cercano soluzioni per Oltchim
Compagnie: si cercano soluzioni per Oltchim

, 19.02.2013, 12:27


Uno dei più importanti stabilimenti chimici in Romania, Oltchim, di Ramnicu Valcea (nel sud della Romania), entrato in insolvenza a gennaio a causa dei debiti di centinaia di milioni di euro, si trova sulla lista delle compagnie statali che andrebbero privatizzate. La lista, che riporta le compagnie con problemi, è stata stilata assieme al Fondo Monetaro Internazionale e agli altri creditori internazionali della Romania. Nel caso dell’Oltchim, un primo tentativo di vendita del pacchetto azionistico di maggioranza si è concluso, alla fine dell’anno scorso, con un clamoroso fallimento. Lo stato desidera che la procedura di privatizzazione continui, ma con un investitore strategico. Prima deve, però, trovare una soluzione per la situazione drammatica degli oltre 3 mila dipendenti che da mesi organizzano proteste di piazza e scioperi, chiedendo garanzie sulla sicurezza dei posti di lavoro, sul pagamento degli arretrati salariali e la ripartenza dell’attività.



Il ministro dell’Economia Varujan Vosganian si è incontrato con i sindacati dell’Oltchim, cui ha trasmesso che non può salvare da solo lo stabilimento e che ha bisogno di un accordo di volontà politica dell’Unione Social-liberale (al governo), del sostegno dei sindacati e di pace sociale. Vosganian ha richiamato l’attenzione che nessun imprenditore investirebbe in una compagnia i cui dipendenti scendono in sciopero della fame. Il premier Victor Ponta ritiene, d’altra parte, che lo stabilimento potrebbe diventare nuovamente redditizio, ma non nell’attuale forma.



“Non credo che alcun investitore farà ripartire l’Oltchim con oltre 3 mila dipendenti. Ma una parte importante della compagnia può essere rivitalizzata tramite un investimento privato e tramite l’eliminazione dei contratti-ventosa”, ha detto Ponta.



Il principale partito all’opposizione, Democratico-liberale, ha accusato il Governo per la situazione del colosso ed ha annunciato di inoltrare una mozione semplice su questo tema. Nell’opinione del leader democratico-liberale Vasile Blaga, l’intera situazione è una prova in più che durante la campagna elettorale dello scorso anno l’Unione Social-liberale ha fatto promesse senza copertura.



“È da otto mesi che i governi dell’Unione Social-liberale non si occupano con serietà di questo stabilimento. Vi ricordo che nei primi mesi del primo Governo Ponta, in pieno processo di privatizzazione, hanno modificato il capitolato che, inizialmente, prevedeva la privatizzazione con investitori strategici. Vogliono privatizzarlo, ma prima dichiarano la sua insolvenza, per darlo per ben poco agli amici, così come vogliono fare anche con la Divisione Merci delle Ferrovie Romene”, ha affermato Blaga.



A breve termine, i dipendenti dell’Oltchim sperano che la richiesta di approvazione delle autorità romene alla Commissione Europea di un aiuto di stato di 45 milioni di euro sarà un successo.

Il Governo presieduto da Marcel Ciolacu ha prestato giuramento. (Foto: presidency.ro)
In primo piano martedì, 24 Dicembre 2024

Nuovo Governo in Romania

Il nuovo Esecutivo romeno, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha prestato giuramento lunedì sera davanti al presidente Klaus Iohannis. È...

Nuovo Governo in Romania
Timişoara, 35 anni fa ((foto: Constantin Duma/Radio Timișoara))
In primo piano lunedì, 23 Dicembre 2024

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

Sono trascorsi 35 anni da quando Timişoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, un momento che scatenò l’ondata di...

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista
Foto: PIX1861 / pixabay.com
In primo piano venerdì, 20 Dicembre 2024

Effetti economici dell’instabilità politica

In Romania, lo stallo degli ultimi giorni legato alla costituzione di una maggioranza parlamentare per proporre un primo ministro e, quindi,...

Effetti economici dell’instabilità politica
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, e il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa (Foto: presidency.ro)
In primo piano giovedì, 19 Dicembre 2024

L’UE e l’esposizione alla disinformazione

Presente a Bruxelles, al Vertice UE-Balcani occidentali e al Consiglio Europeo, il capo dello stato Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania ha...

L’UE e l’esposizione alla disinformazione
In primo piano mercoledì, 18 Dicembre 2024

Un nuovo Codice Forestale

Il nuovo Codice Forestale, milestone del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato adottato dalla Camera dei Deputati di Bucarest, come...

Un nuovo Codice Forestale
In primo piano martedì, 17 Dicembre 2024

Russia, preoccupazioni e sanzioni

Quattro senatori americani, repubblicani e democratici, condannano l’ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali in Romania ed...

Russia, preoccupazioni e sanzioni
In primo piano lunedì, 16 Dicembre 2024

Timisoara, 35 anni fa

Instaurata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dalle truppe sovietiche occupanti, la dittatura comunista di Bucarest sembrava incrollabile. Nel...

Timisoara, 35 anni fa
In primo piano venerdì, 13 Dicembre 2024

Romania entra a pieno titolo nell’Area Schengen

Dopo anni di attesa, la Romania e la Bulgaria diventano membri a pieno titolo dell’Area Schengen. Il Consiglio Giustizia e Affari Interni ha...

Romania entra a pieno titolo nell’Area Schengen

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company