Compagnie: azioni Electrica in Borsa, un grande successo
Al Governo di Bucarest viene ripagato il coraggio dimostrato quando ha deciso di vendere in Borsa il 51% delle azioni della compagnia di distribuzione di energia Electrica, una soluzione poco usuale nelle grandi privatizzazioni realizzate o tentate nell’intero periodo post-comunista. Lo hanno constatato gli analisti economici, i quali notano anche il fatto che la pressione sulle spalle dell’Esecutivo è stata altissima, nel contesto in cui, negli ultimi due anni, questo ha fallito, anche se non gli si può rimproverare molto, altre due privatizzazioni famose — quella del grande complesso petrolchimico Oltchim e della Divisione Trasporti delle Ferrovie.
Florentin Căpitănescu, 27.06.2014, 15:19
Al Governo di Bucarest viene ripagato il coraggio dimostrato quando ha deciso di vendere in Borsa il 51% delle azioni della compagnia di distribuzione di energia Electrica, una soluzione poco usuale nelle grandi privatizzazioni realizzate o tentate nell’intero periodo post-comunista. Lo hanno constatato gli analisti economici, i quali notano anche il fatto che la pressione sulle spalle dell’Esecutivo è stata altissima, nel contesto in cui, negli ultimi due anni, questo ha fallito, anche se non gli si può rimproverare molto, altre due privatizzazioni famose — quella del grande complesso petrolchimico Oltchim e della Divisione Trasporti delle Ferrovie.
L’offerta pubblica per la vendita delle azioni Electrica si è conclusa con successo, con un tasso di sottoscrizione di oltre il 200%. Lo ha dichiarato con soddisfazione il ministro con delega all’Energia, Razvan Nicolescu.
“Parliamo del più importante intento di vendita sul mercato di capitale in Romania di sempre. È, praticamente, la prima privatizzazione che cerchiamo di realizzare usando esclusivamente il mercato di capitale romeno. Sono contento per la reazione, mi soddisfa il tasso di sottoscrizione, la maggioranza degli investitori istituzionali provengono da Romania, Gran Bretagna, Usa e Polonia”, ha annunciato Razvan Nicolescu.
Il Governo, che resterà con il 49% delle azioni, spera di ottenere circa 460 milioni di euro, soldi che resteranno nei conti di Electrica, come supporto finanziario per gli investimenti che la compagnia farà nei prossimi anni. Al di là dei benefici finanziari, facilmente misurabili, le autorità potrebbero rendere la vendita in Borsa della compagnia Electrica un modello, ripetibile, anche fra breve, nel caso di altre grandi compagnie statali.
“Dopo questa vendita, una delle cose che ci proponiamo in modo speciale è di aumentare la performance e trasparenza delle compagnie statali, delle compagnie in campo energetico. Il fatto che, queste settimane, abbiamo avuto la possibilità di parlare, di analizzare la situazione della Romania, le prospettive del settore energetico romeno nei grandi centri finanziari, di attirare nuovi investitori, che non hanno investito finora in Romania, è un’ottima cosa. È qualcosa che, una volta ultimato questo processo, ci farà prefiggerci anche altri simili obiettivi nei mesi a venire. Perchè no il complesso energetico Oltenia? Perchè no Hidroelectrica?”, ha detto il ministro Nicolescu.
La vendita delle azioni Electrica in Borsa, affermano gli esperti, è un grande successo anche perchè, negli ultimi anni, molti investitori locali si sono orientati verso le transazioni in borsa, in quanto i profitti sono, in genere, maggiori di quelli recati dagli interessi sempre più bassi richiesti dalle banche.