Come reagirà l’UE ai dazi statunitensi?
L'UE è pronta a negoziare con gli Stati Uniti per raggiungere un accordo sui dazi, ma allo stesso tempo sta preparando delle misure per difendere i propri interessi.

Daniela Budu, 08.04.2025, 10:37
L’Unione Europea annuncia che preferisce negoziare con gli Stati Uniti per evitare una guerra commerciale, ma al contempo continua a discutere una prima serie di contromisure ai dazi americani. Per quanto riguarda i dazi generali del 20% sui prodotti europei, annunciati la scorsa settimana dal presidente Donald Trump, che dovrebbero entrare in vigore il 9 aprile, la Commissione intende proseguire i negoziati con Washington e ha proposto un accordo di libero scambio a dazi zero.
“Siamo pronti a negoziare con gli Stati Uniti. In effetti, abbiamo offerto tariffe zero per zero per i beni industriali, come abbiamo fatto con successo con molti altri partner commerciali, perché l’Europa è sempre pronta per un buon accordo”, ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Ma “siamo anche pronti a rispondere con contromisure e a difendere i nostri interessi”, ha aggiunto.
Dalla Casa Bianca, Donald Trump ha affermato lunedì che la proposta avanzata dall’Unione Europea di un’esenzione totale e reciproca dai dazi per i prodotti industriali, tra cui le automobili, non è sufficiente per abolire le tariffe doganali americane. Trump ha assicurato che il deficit commerciale accusato dagli Stati Uniti nei confronti dell’UE “scomparirà rapidamente” grazie all’aumento degli acquisti di energia americana da parte dei paesi europei.
Ursula von der Leyen ha sottolineato che l’Unione si proteggerà dagli effetti indiretti dei dazi attraverso la diversione degli scambi, motivo per cui istituirà un gruppo di lavoro per la sorveglianza delle importazioni. La task-force analizzerà il livello storico delle importazioni dell’UE per determinare se si verifica un aumento improvviso nel caso delle entrate di un particolare prodotto o settore e se sia necessario adottare misure.
Il capo della Commissione ritiene che i primi a essere colpiti dai dazi saranno i consumatori e le aziende degli Stati Uniti, ma essi avranno “un impatto enorme anche sull’economia globale” e colpiranno in particolare i paesi in via di sviluppo. Ursula von der Leyen ha inoltre precisato che, oltre a preparare rappresaglie e cercare un dialogo con gli Stati Uniti, l’UE continuerà a lavorare per diversificare e rafforzare le sue relazioni commerciali. “Ci concentreremo sull’83% del commercio globale al di fuori degli Stati Uniti”, ha aggiunto Ursula Von der Leyen.
Lunedì la Commissione Europea ha proposto dazi del 25% su una serie di prodotti americani, in risposta al 25% imposto da Washington sulle importazioni di acciaio e alluminio. Inizialmente l’elenco dei prodotti che sarebbero stati tassati comprendeva il bourbon whiskey, il vino e i latticini, ma sono stati rimossi dopo che Donald Trump ha minacciato di rispondere con tariffe del 200% sulle importazioni di alcolici dall’Europa. Si prevede che le tariffe europee entreranno parzialmente in vigore il 16 maggio, mentre alcuni prodotti saranno tassati a partire dal 1° dicembre.