Come funzionano le nuove norme sui servizi taxi
Le proteste dei tassisti romeni contro le compagnie che offrono servizi di trasporto alternativo hanno funzionato. Loro hanno chiesto l’eliminazione della concorrenza, che consideravano sleale perché, secondo logo, gli autisti di queste compagnie non avevano obblighi legali simili a quelli dei tassisti e, in più, i loro incassi non erano fiscalizzati. Le modifiche apportate dal Governo alla Legge sui servizi taxi sono entrate in vigore e l’atto normativo che rende quasi impossibile il trasporto alternativo di persone ha prodotto già i primi effetti. Quattro autisti sono stati multati a Bucarest, mentre per tre di loro i poliziotti hanno disposto anche la sospensione del diritto ad utilizzare il veicolo per sei mesi, trattenendo il certificato di immatricolazione e le targhe.
Secondo i nuovi provvedimenti, gli autisti che adoperano le piattaforme di ridesharing, come Clever, Bolt e Uber, e non sono in possesso di una licenza di taxi, possono essere puniti sin dall’inizio e rischiano multe che possono arrivare anche a 50 mila lei (più di 10.000 euro). Tuttavia, il ministro dei Trasporti, Răzvan Cuc, afferma che la nuova legge non proibisce le piattaforme di ridesharing ed ha raccomandato agli autisti che sono stati multati di contestare la sanzione in corte, se considerano sia stata commessa un’ingiustizia nei loro confronti. Le autorità hanno assicurato che proporranno un nuovo atto normativo che regoli questo mercato e il funzionamento delle compagnie di tipo Uber o Clever.
Il ministro dei Trasporti, Răzvan Cuc: “Da un mese stiamo lavorando alla bozza dell’ordinanza. I rappresentanti Uber, Clever, Bolt sono venuti al ministero, abbiamo parlato con loro, hanno fatto qualche suggerimento e abbiamo stabilito che la prossima settimana ci sarà un ulteriore incontro per portare a compimento e inserire queste osservazioni. Quindi ci si lavora e verranno stabilite norme anche per questo settore. Noi abbiamo emanato l’Ordinanza 21, volta a contrastare la pirateria. A quanto io ne sappia, pirateria vuol dire quando si trasportano persone e non vengono dichiarate le somme incassate. Ma so che per quanto riguarda Uber, quando si fa un ordine, si paga online, viene rilasciato un documento di avvenuto pagamento, quindi loro non sono pirati”.
D’altra parte, secondo i dati della Coalizione per l’Economia Digitale (che rappresenta le compagnie Uber, Bolt e Clever), il numero degli autisti attivi sulle applicazioni delle compagnie di ridesharing è stato, giovedì, inferiore del 25% rispetto alla media quotidiana, per cui il tempo di attesa è aumentato a più di 10 minuti. “Questo è il risultato dell’incertezza creata dal ritardo nell’adozione di regolamentazioni specifiche e dall’entrata in vigore delle modifiche alla Legge sui servizi taxi”, hanno affermato i rappresentanti della Coalizione, aggiungendo che lo stato di incertezza continuerà fino a quando la nuova regolamentazione sarà adottata dal governo.
Leyla Cheamil, 17.05.2019, 13:46
Le proteste dei tassisti romeni contro le compagnie che offrono servizi di trasporto alternativo hanno funzionato. Loro hanno chiesto l’eliminazione della concorrenza, che consideravano sleale perché, secondo logo, gli autisti di queste compagnie non avevano obblighi legali simili a quelli dei tassisti e, in più, i loro incassi non erano fiscalizzati. Le modifiche apportate dal Governo alla Legge sui servizi taxi sono entrate in vigore e l’atto normativo che rende quasi impossibile il trasporto alternativo di persone ha prodotto già i primi effetti. Quattro autisti sono stati multati a Bucarest, mentre per tre di loro i poliziotti hanno disposto anche la sospensione del diritto ad utilizzare il veicolo per sei mesi, trattenendo il certificato di immatricolazione e le targhe.
Secondo i nuovi provvedimenti, gli autisti che adoperano le piattaforme di ridesharing, come Clever, Bolt e Uber, e non sono in possesso di una licenza di taxi, possono essere puniti sin dall’inizio e rischiano multe che possono arrivare anche a 50 mila lei (più di 10.000 euro). Tuttavia, il ministro dei Trasporti, Răzvan Cuc, afferma che la nuova legge non proibisce le piattaforme di ridesharing ed ha raccomandato agli autisti che sono stati multati di contestare la sanzione in corte, se considerano sia stata commessa un’ingiustizia nei loro confronti. Le autorità hanno assicurato che proporranno un nuovo atto normativo che regoli questo mercato e il funzionamento delle compagnie di tipo Uber o Clever.
Il ministro dei Trasporti, Răzvan Cuc: “Da un mese stiamo lavorando alla bozza dell’ordinanza. I rappresentanti Uber, Clever, Bolt sono venuti al ministero, abbiamo parlato con loro, hanno fatto qualche suggerimento e abbiamo stabilito che la prossima settimana ci sarà un ulteriore incontro per portare a compimento e inserire queste osservazioni. Quindi ci si lavora e verranno stabilite norme anche per questo settore. Noi abbiamo emanato l’Ordinanza 21, volta a contrastare la pirateria. A quanto io ne sappia, pirateria vuol dire quando si trasportano persone e non vengono dichiarate le somme incassate. Ma so che per quanto riguarda Uber, quando si fa un ordine, si paga online, viene rilasciato un documento di avvenuto pagamento, quindi loro non sono pirati”.
D’altra parte, secondo i dati della Coalizione per l’Economia Digitale (che rappresenta le compagnie Uber, Bolt e Clever), il numero degli autisti attivi sulle applicazioni delle compagnie di ridesharing è stato, giovedì, inferiore del 25% rispetto alla media quotidiana, per cui il tempo di attesa è aumentato a più di 10 minuti. “Questo è il risultato dell’incertezza creata dal ritardo nell’adozione di regolamentazioni specifiche e dall’entrata in vigore delle modifiche alla Legge sui servizi taxi”, hanno affermato i rappresentanti della Coalizione, aggiungendo che lo stato di incertezza continuerà fino a quando la nuova regolamentazione sarà adottata dal governo.