Colloqui sul bilancio di previsione dello stato
Il premier romeno, il socialdemocratico Sorin Grindeanu, e il ministro delle Finanze, Viorel Ştefan, sono andati mercoledì al Palazzo Cotroceni, dove hanno presentato al capo dello stato, Klaus Iohannis, il progetto del bilancio di previsione per il 2017.
Corina Cristea, 12.01.2017, 13:58
Il premier romeno, il socialdemocratico Sorin Grindeanu, e il ministro delle Finanze, Viorel Ştefan, sono andati mercoledì al Palazzo Cotroceni, dove hanno presentato al capo dello stato, Klaus Iohannis, il progetto del bilancio di previsione per il 2017.
L’incontro era stato sollecitato dal presidente, preoccupato che una parte delle misure che il PSD aveva annunciato durante la campagna elettorale, di cui alcune sono state già adottate dal nuovo esecutivo, potrebbero intaccare sull’equilibrio del bilancio dello stato. Si tratta di aumenti di stipendi ed esenzioni dal pagamento di contributi e imposte sulle pensioni — uno sforzo finanziario notevole, e Klaus Iohannis ha voluto sapere come verranno gestiti gli effetti di queste misure e quale sarà il loro impatto sul budget. Il capo dello stato considera che stabilire il bilancio di previsione non è una missione facile per il governo, però — aggiunge il presidente — l’esecutivo e il Parlamento devono proporre un bilancio sostenibile.
Klaus Iohannis: “E’ molto importante avere per il 2017 un bilancio sostenibile, solido, che includa alcuni dati molto importanti, come ad esempio un deficit inferiore al 3%, lo stanziamento del 2% alla difesa e così via. Abbiamo ottenuto la promessa che ciò sarà realizzato.”
Le promesse sono state fatte da Sorin Grindeanu, il quale ha assicurato che i dati presentati al presidente — dati che stanno alla base dell’elaborazione del bilancio di previsione per quest’anno — sono forniti dalla Commissione Nazionale di Previsione. Allo stesso tempo, sono prese in considerazione alcune misure che sostengano il ritmo di crescita, di modo che lo sviluppo dell’economia sia avvertito in modo concreto anche dalla popolazione.
All’incontro avvenuto al Palazzo Cotroceni si è discusso anche delle dichiarazioni fatte di recente dal presidente del PSD, Liviu Dragnea, stando al quale mancherebbero 10 miliardi di lei (circa 2,2 miliardi di euro) dal budget gestito dal precedente governo. Il capo dello stato sostiene che non era necessaria un’indagine parlamentare in questo caso ed ha spiegato che si tratta di una somma non incassata dallo stato. Klaus Iohannis: “Per motivi che non conosco, si è parlato inizialmente di un buco nel budget, ma non è assolutamente il caso. Si tratta di una somma che non è stata incassata, per motivi che dovranno spiegare quelli che hanno governato, non io, però una cosa è certa, nessuno si è preso questi soldi e in questa tappa è molto importante che si lavori molto, molto seriamente al bilancio per il 2017. Io ho messo a disposizione il mio sostegno a livello di esperti in questa situazione.”
Poco dopo le accuse lanciate da Dragnea, l’ex premier Dacian Cioloş ha dichiarato che “questo buco non esiste” ed ha aggiunto che, nel 2016, gli incassi sono stati maggiori rispetto a quelli del 2015, e che il deficit finale è stato inferiore a quello previsto. (tr. G.P.)