Che tipo di Brexit?
La Romania desidera che i colloqui sulla Brexit si svolgano rapidamente e chiariscano tutti gli aspetti che riguardano i romeni che vivono e lavorano in Gran Bretagna. A nome di Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che i leader europei si aspettano che Londra osservi gli impegni già assunti. E’ molto importante che l’intero processo metta le persone al primo posto — ha sottolineato il capo dello stato. Klaus Iohannis: Per noi è molto importante che i negoziati siano fatti presto e nella più seria maniera possibile, e che ci siano negoziati esaustivi, cioè che siano discussi e chiariti tutti gli aspetti, non solo la residenza, il posto di lavoro, ma anche ad esempio la pensione, perché ci sono in tutta l’Europa milioni di persone che si sono basate sul fatto che possono stabilire la loro residenza e possono trovare posti di lavoro ovunque nell’UE, molti hanno anche traslocato con tutta la famiglia, e queste cose vanno per forza rispettate.”
Bogdan Matei, 02.05.2017, 14:52
Io posso offrire ai romeni tutte le garanzie offerte dall’UE 27 e ce ne sono tante. Siamo decisi a negoziare di modo che i cittadini, i romeni inclusi, godano di tutti i diritti. Anche noi siamo disposti a negoziare i diritti dei cittadini della Gran Bretagna negli stati membri” – ha detto ancora Iohannis, aggiungendo che le linee direttrici in base alle quali si negozierà sulla Brexit, adottate all’unanimità dai leader comunitari, hanno proprio lo scopo di garantire i diritti di queste persone.
Una seconda questione che sarà negoziata si riferisce, come notano i commentatori, agli aspetti finanziari, e il presidente Iohannis ha menzionato che gli stati membri aspettano che la Gran Bretagna osservi gli impegni assunti prima della Brexit. Da Londra, le cose si vedono un po’ diversamente. Il premier della Gran Bretagna, Theresa May, si è detta ottimista per quanto riguarda la soluzione dello statuto dei cittadini europei di Gran Bretagna e dei cittadini britannici dell’Unione, ma ha respinto le esortazioni di Bruxelles affinché Londra risolva i propri impegni finanziari, prima dell’inizio dei negoziati per la Brexit.
La crisi acuta, sia istituzionale che di immagine, che la Brexit ha provocato all’Unione è lungi dall’essere finita. Considerato un pro-europeo devoto, almeno in contrasto con il leader eurofobo dell’estrema destra, Marine Le Pen, il candidato centrista alla presidenza della Francia, Emmanuel Macron, ha ammonito che l’UE deve riformarsi per evitare lo scenario dell’uscita di Parigi dall’Unione. Durante queste elezioni, ho costantemente difeso l’idea e le politiche europee, perché sono cose estremamente importanti per il popolo francese e per il posto del nostro Paese nel contesto della globalizzazione, ma la disfunzionalità dell’Unione non è più sostenibile — ha concluso il possibile vincitore dello scrutinio presidenziale francese. (tr. G.P.)