Celebrazioni per la Giornata dell’Unione dei Principati Romeni
La copia ufficiale della Convenzione di Parigi del 1858, concessa ai Principati Romeni dall’Impero Ottomano, è stata esposta pubblicamente ieri per la prima volta in Romania. Il documento rappresenta una delle prime Costituzioni dei romeni, base dell’Unione dei Principati avvenuta il 24 gennaio 1859. 164 anni addietro, la Moldavia e la Valacchia si univano sotto lo scettro dello stesso principe regnante – Alexandru Ioan Cuza. Storicamente, l’eccezionale evento politico è considerato la prima tappa nella creazione dello stato unitario romeno moderno, compiuta successivamente nel 1918. In un messaggio, la Famiglia Reale di Romania completa la cronologia, ricordando che 7 anni più tardi, nel 1866, veniva proclamata la prima Costituzione dello Stato chiamato Romania, mentre 18 anni dopo l’Unione dei Principati, nel 1877, il paese diventava stato indipendente e regno nel 1881.
Roxana Vasile, 25.01.2023, 11:44
La copia ufficiale della Convenzione di Parigi del 1858, concessa ai Principati Romeni dall’Impero Ottomano, è stata esposta pubblicamente ieri per la prima volta in Romania. Il documento rappresenta una delle prime Costituzioni dei romeni, base dell’Unione dei Principati avvenuta il 24 gennaio 1859. 164 anni addietro, la Moldavia e la Valacchia si univano sotto lo scettro dello stesso principe regnante – Alexandru Ioan Cuza. Storicamente, l’eccezionale evento politico è considerato la prima tappa nella creazione dello stato unitario romeno moderno, compiuta successivamente nel 1918. In un messaggio, la Famiglia Reale di Romania completa la cronologia, ricordando che 7 anni più tardi, nel 1866, veniva proclamata la prima Costituzione dello Stato chiamato Romania, mentre 18 anni dopo l’Unione dei Principati, nel 1877, il paese diventava stato indipendente e regno nel 1881.
Anche quest’anno il 24 gennaio è stato celebrato in tutta la Romania. Cerimonie militari si sono svolte in tutte le guarnigioni dove sono stati eretti monumenti dedicati all’Unione dei Principati Romeni. Nelle chiese ortodosse dell’intero paese, la festa è stata segnata da celebrazioni Te Deum e suoni di campane. A Bucarest sono state deposte corone di fiori alla Tomba del Milite Ignoto. Presente all’evento, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che i successi del 1859 rappresentano una lezione di responsabilità per tutti coloro che continuano a costruire la Romania europea, moderna e democratica.
Ma il cuore delle manifestazioni dedicate alla Giornata dell’Unione è stato la città di Iași, una volta capitale della Moldavia e per un breve periodo una delle due capitali dei Principati della Moldavia e della Valacchia appena unificati. Un concerto di musica folcloristica, una parata con oltre 300 militari, un servizio religioso alla tomba del principe Alexandru Ioan Cuza alla Chiesa dei Trei Gerarchi sono alcuni dei momenti che hanno segnato la giornata. Tra le migliaia di persone che hanno scelto di celebrare a Iași la Giornata dell’Unione si sono annoverati il premier Nicolae Ciucă e il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu. Il primo ministro ha affermato che le radici della Romania europea si ritrovano nell’Unione compiuta 164 anni addietro, un esempio autentico della volontà dei romeni, che ha aperto la strada all’emancipazione e alla modernizzazione dello stato.
E dal 1859 fino ai nostri giorni l’inconfondibile leitmotiv del 24 gennaio è rimasta, però, ʺHora Uniriiʺ, la danza dell’Unione, la poesia composta da Vasile Alecsandri, con la musica di Alexandru Flechtenmacher, che tutta la Romania canta e balla.