CE: Romania, proposta procedura deficit eccessivo
La Commissione Europea ha proposto l’avvio della procedura di deficit eccessivo nei confronti della Romania. Lo ha reso pubblico il ministro delle Finanze in carica, Florin Cîţu, incaricato a formare il futuro governo. A metà febbraio, un rapporto della CE notava che Bucarest non rispetta il criterio del deficit stabilito nel trattato al massimo al 3% del PIL e che lavvio di una procedura per deficit eccessivo è giustificato.
Ştefan Stoica, 05.03.2020, 13:37
Secondo le previsioni dinverno della Commissione, il deficit pubblico della Romania è arrivato al 4% del PIL nel 2019, salirà al 4,9% nel 2020 e al 6,9% nel 2021. Laumento delle stime sul deficit si basa principalmente sul previsto aumento delle pensioni del 40%, dal settembre 2020, e sul loro ricalcolo previsto per settembre 2021. La legge sulle pensioni è il principale fattore della crescita rapida anticipata del deficit governativo e dei rischi per la sostenibilità fiscale, rileva la Commissione, coerentemente con i ripetuti moniti degli analisti e degli esperti romeni. Questi non hanno esitato a parlare di un possibile sisma nel bilancio nel caso in cui laumento delle pensioni fosse applicato direttamente e non in modo scaglionato.
In più – aggiunge la Commissione Europea – tra il dicembre 2019 e il gennaio 2020, le autorità di Bucarest hanno adottato nuove diminuzioni di tasse e hanno raddoppiato gli assegni familiari. In altre parole, hanno esercitato una pressione aggiuntiva sul budget, animate da un populismo irresponsabile, sono del parere gli stessi specialisti. Ci sono, tuttavia, anche buone notizie: la Romania ha un piano sostenibile e credibile di diminuzione del deficit, negoziato e accettato dalla Commissione Europea, ha sottolineato il ministro Cîţu. Un mese fa, le autorità romene hanno inviato a Bruxelles una lettera in cui sostengono che il deterioramento del deficit di bilancio nel 2019 è dovuto in gran parte allaumento delle spese di personale, di previdenza sociale e degli investimenti, mentre gli introiti sono rimasti in gran parte immutati come percentuale del PIL.
Bucarest sottolinea inoltre che la strategia fiscale e di bilancio per il periodo 2020-2022 indica laggiustamento graduale del deficit di bilancio a medio termine, anche se questo resterà superiore al 3% del PIL fino al 2021. LUE raccomanda alla Romania di prendere misure per uscire dalla procedura di deficit eccessivo entro il 2022, la traiettoria di aggiustamento essendo del 3,6% nel 2020, del 3,4% nel 2021 e del 2,8% nel 2022. Stando al ministro delle Finanze, nei colloqui con i rappresentanti della Commissione Europea è stato sottolineato limpegno fermo del Governo romeno per una politica fiscale responsabile e sostenibile, ma anche il fatto che la diminuzione del deficit si potrebbe realizzare in modo da non mettere in pericolo la crescita economica. La proposta di raccomandazione del Consiglio dellUE sarà esaminata e adottata alla riunione del Consiglio Affari Economici e Finanziari (ECOFIN) del 17 marzo.