CCR: il difensore pubblico torna in carica
Renate Weber riprenderà la carica di Difensore Pubblico, dopo che la Corte Costituzionale della Romania ha annullato, con unanimità di voti, la sua revoca da parte del Parlamento, due settimane fa. La CCR ha ammesso la segnalazione inoltrata dal Partito Socialdemocratico (opposizione) e ha deciso che Renate Weber debba continuare il suo mandato di cinque anni, per il quale è stata nominata nel 2019. I magistrati spiegano, in un comunicato, che la decisione tramite cui il legislativo l’ha revocata dalla carica trasgredisce il principio dello stato di diritto e quello di legalità e supremazia della Costituzione, ma anche provvedimenti legali sull’organizzazione e il funzionamento dell’istituzione del Difensore Civico. Renate Weber era stata rimossa dalla carica il 16 giugno dai parlamentari della maggioranza, durante una seduta alla quale il PSD ha rifiutato di partecipare.
Daniela Budu, 30.06.2021, 13:44
Renate Weber riprenderà la carica di Difensore Pubblico, dopo che la Corte Costituzionale della Romania ha annullato, con unanimità di voti, la sua revoca da parte del Parlamento, due settimane fa. La CCR ha ammesso la segnalazione inoltrata dal Partito Socialdemocratico (opposizione) e ha deciso che Renate Weber debba continuare il suo mandato di cinque anni, per il quale è stata nominata nel 2019. I magistrati spiegano, in un comunicato, che la decisione tramite cui il legislativo l’ha revocata dalla carica trasgredisce il principio dello stato di diritto e quello di legalità e supremazia della Costituzione, ma anche provvedimenti legali sull’organizzazione e il funzionamento dell’istituzione del Difensore Civico. Renate Weber era stata rimossa dalla carica il 16 giugno dai parlamentari della maggioranza, durante una seduta alla quale il PSD ha rifiutato di partecipare.
La Presidente della Commissione Giuridica del Senato, la rappresentante del PNL, Iulia Scântei, dichiarava allora che il Difensore Civico viene nominato in questa carica per difendere i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini e spiegava che cosa rimproverava a Renate Weber: “Il Difensore Civico non ha agito in modo costante nei rapporti con il Parlamento e con le altre autorità, osservando il principio della cooperazione leale. Il Difensore Civico non ha adempiuto neanche nel 2020 al proprio ruolo e agli obblighi legali per quanto riguarda la difesa, protezione, promozione dei diritti dell’infanzia, fortemente colpiti dalle restrizioni applicate durante la pandemia”.
In risposta, Renate Weber affermava che non ha nulla da rimproverarsi nell’attuale mandato di Difensore Civico. Dall’opposizione, il leader del PSD, Marcel Ciolacu, ha lamentato ciò che ha definito “l’attacco di questa coalizione tossica contro lo stato di diritto”: “L’attività del Difensore Civico è di monitorare la maggioranza affinché non trasgredisca le libertà dei cittadini e i diritti di noi tutti. Non rientra nelle mansioni di un Difensore Civico lodare un governo, anzi. Perciò mi sembra sfrontato in un Paese europeo che la maggioranza accusi il Difensore Civico di averla monitorata, segnalando trasgressioni della legge per quanto riguarda i diritti e le libertà dei cittadini.”
Anche la Commissione di Venezia ha chiesto spiegazioni ai presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, Anca Dragu e Ludovic Orban, in merito alla revoca del Difensore Civico. La settimana scorsa, le commissioni giuridiche delle due Camere avevano espresso, a maggioranza di voti, un parere favorevole affinché Fabian Gyula, da parte dell’UDMR assumesse la carica di Difensore Civico. L’iniziativa risulta adesso inutile. Tra l’altro, il Difensore Civico può bloccare le ordinanze d’urgenza emesse dal Governo attaccandole alla Corte Costituzionale.