Carovita: scattano nuove impennate prezzi
Il 1 aprile ha portato nuovi rincari in Romania per beni di consumo e servizi, ma anche una tassa per la degenza ospedaliera. Sono aumentate le accise per tabacco del 7% e per la birra di circa il 10%. I romeni dovranno tirare dalla tasca più soldi anche per un passaporto: la tassa cresce dai 244 ai 270 lei (60 euro) per quello elettronico, e da 84 ai 100 lei (22 euro) per quelli temporanei.
România Internațional, 01.04.2013, 17:26
Il 1 aprile ha portato nuovi rincari in Romania per beni di consumo e servizi, ma anche una tassa per la degenza ospedaliera. Sono aumentate le accise per tabacco del 7% e per la birra di circa il 10%. I romeni dovranno tirare dalla tasca più soldi anche per un passaporto: la tassa cresce dai 244 ai 270 lei (60 euro) per quello elettronico, e da 84 ai 100 lei (22 euro) per quelli temporanei.
Pure i prezzi per il passaggio dei ponti sul Danubio crescono. Per quello tra Fetesti e Cernavoda, le tariffe per macchine e autotreni di oltre 3,5 tonnellate salgono a 13 lei (3 euro), mentre per quello tra Giurgeni e Vadul Oii a 11 lei (2,5 euro). Restano, invece, immutate le tariffe per il passaggio del ponte tra Giurgiu e Ruse.
Il 1 aprile porta rincari del 5% anche per l’erogazione del gas naturale alle compagnie. La stessa percentuale sarà applicata anche dal 1 luglio prossimo, e un altro rincaro seguirà a ottobre. L’aumento delle tariffe è conforme agli impegni assunti dalle autorità romene nel Memorandum sul calendario che abolisce i prezzi regolati per il gas naturale.
Novità anche nel sistema sanitario. Si tratta di una tassa per la degenza ospedaliera tra i 5 e i 10 lei (2,2 euro al massimo) e ogni struttura deciderà l’importo. Saranno esenti i minori, i pensionati con redditi bassi, i malati cronici e le persone ricoverate in regime di emergenza.
La somma sarà pagata una sola volta alla dimissione dall’ospedale, ha spiegato il ministro della Salute, Eugen Nicolaescu, il quale ritiene che si tratta di un importo molto basso. Criticata dai pazienti, la misura è volta a scoraggiare le degenze fittizie, che consuma i soldi del sistema, senza alcuna ragione medica.