Ascolta RRI in diretta!

Ascolta Radio Romania Internazionale dal vivo

Cambiamenti nel PSD

Nel PSD, il principale partito della coalizione governativa di Bucarest, si leccano ferite e si ridistribuiscono cariche. Il partito è traumatizzato dopo che, in sole 48 ore, ha subito un doppio terremoto di grandissima magnitudo. Domenica, alle elezioni per il Parlamento Europeo, i socialdemocratici si sono piazzati al secondo posto, con il 23% dei voti, ottenendo qualche percentuale di meno rispetto al PNL e poco più dell’Alleanza USR-PLUS, che è al terzo posto. L’ALDE, partner del PSD nella coalizione governativa, non ha raggiunto la soglia minima del 5%. Inoltre, convocato dal presidente Klaus Iohannis, nemico giurato della sinistra, e organizzato in concomitanza con le elezioni europee, il referendum sulla giustizia ha confermato il desiderio di una maggioranza netta della società che la lotta alla corruzione continui.



Lunedì, l’ex uomo forte della coalizione governativa, Liviu Dragnea, è stato incarcerato dopo che è stato condannato dall’Alta Corte a carcere con esecuzione per atti di corruzione. Starà dietro le sbarre per tre anni e mezzo, per istigazione all’abuso d’ufficio nel periodo in cui era presidente del Consiglio Provinciale Teleorman (sud). In precedenza, Dragnea era stato condannato anche a due anni di carcere con sospensione per broglio elettorale. Usciva, così, dalla scena l’uomo che, a dicembre 2016, aveva portato il PSD verso una vittoria storica alle politiche, con circa il 45% dei voti, cioè due volte il numero di voti che ha ottenuto adesso, dopo due anni e mezzo di governo percepito spesso come populista, discrezionale e caotico.



Promossa da Dragnea stesso e considerata una dei suoi stretti collaboratori, la premier Viorica Dăncilă ha assunto, come presidente esecutivo, la presidenza interinale del PSD, fino all’organizzazione di un congresso straordinario. Le prime decisioni adottate dalla direzione socialdemocratica indicano piuttosto una rottura con l’epoca Dragnea. L’impopolare segretario generale Codrin Ştefănescu è stato sostituito. Tornano al vertice personaggi che erano caduti nella disgrazia dell’ex capo. Così, l’ex vicepremier Paul Stănescu è il nuovo presidente esecutivo, mentre il sindaco generale della Capitale, Gabriela Firea, torna ad essere vicepresidente e presidente ad interim dell’Organizzazione di Bucarest. Quest’ultima ha pure inviato un messaggio di conciliazione agli ex dissidenti socialdemocratici, riunitisi nel partito Pro Romania dell’ex premier Victor Ponta.



Dal canto suo, la premier Dăncilă ha sostenuto l’unità nel partito, il dialogo e l’apertura verso chiunque voglia affiancarsi ai socialdemocratici. La direzione del PSD ha votato per rimanere nel governo. Non è chiaro, per il momento, se il partito abbandonerà le politiche promosse da Dragnea e percepite dall’opposizione, dalla stampa e dalla società civile come un tentativo perseverante di sottomettere i magistrati e di fermare la lotta alla corruzione. Il nuovo capo dei socialdemocratici ha annunciato che andrà a Bruxelles, per discutere con i responsabili delle istituzioni europee, come pure in altre capitali occidentali, dove si incontrerà con leader di sinistra. Tutto ciò, nel tentativo di riparare anche la sua immagine esterna, perché, ad aprile, il partito dei socialisti europei annunciava il congelamento dei rapporti con il PSD, a causa delle preoccupazioni relative all’inosservanza dello stato di diritto in Romania.

Cambiamenti nel PSD
Cambiamenti nel PSD

, 29.05.2019, 14:34

Nel PSD, il principale partito della coalizione governativa di Bucarest, si leccano ferite e si ridistribuiscono cariche. Il partito è traumatizzato dopo che, in sole 48 ore, ha subito un doppio terremoto di grandissima magnitudo. Domenica, alle elezioni per il Parlamento Europeo, i socialdemocratici si sono piazzati al secondo posto, con il 23% dei voti, ottenendo qualche percentuale di meno rispetto al PNL e poco più dell’Alleanza USR-PLUS, che è al terzo posto. L’ALDE, partner del PSD nella coalizione governativa, non ha raggiunto la soglia minima del 5%. Inoltre, convocato dal presidente Klaus Iohannis, nemico giurato della sinistra, e organizzato in concomitanza con le elezioni europee, il referendum sulla giustizia ha confermato il desiderio di una maggioranza netta della società che la lotta alla corruzione continui.



Lunedì, l’ex uomo forte della coalizione governativa, Liviu Dragnea, è stato incarcerato dopo che è stato condannato dall’Alta Corte a carcere con esecuzione per atti di corruzione. Starà dietro le sbarre per tre anni e mezzo, per istigazione all’abuso d’ufficio nel periodo in cui era presidente del Consiglio Provinciale Teleorman (sud). In precedenza, Dragnea era stato condannato anche a due anni di carcere con sospensione per broglio elettorale. Usciva, così, dalla scena l’uomo che, a dicembre 2016, aveva portato il PSD verso una vittoria storica alle politiche, con circa il 45% dei voti, cioè due volte il numero di voti che ha ottenuto adesso, dopo due anni e mezzo di governo percepito spesso come populista, discrezionale e caotico.



Promossa da Dragnea stesso e considerata una dei suoi stretti collaboratori, la premier Viorica Dăncilă ha assunto, come presidente esecutivo, la presidenza interinale del PSD, fino all’organizzazione di un congresso straordinario. Le prime decisioni adottate dalla direzione socialdemocratica indicano piuttosto una rottura con l’epoca Dragnea. L’impopolare segretario generale Codrin Ştefănescu è stato sostituito. Tornano al vertice personaggi che erano caduti nella disgrazia dell’ex capo. Così, l’ex vicepremier Paul Stănescu è il nuovo presidente esecutivo, mentre il sindaco generale della Capitale, Gabriela Firea, torna ad essere vicepresidente e presidente ad interim dell’Organizzazione di Bucarest. Quest’ultima ha pure inviato un messaggio di conciliazione agli ex dissidenti socialdemocratici, riunitisi nel partito Pro Romania dell’ex premier Victor Ponta.



Dal canto suo, la premier Dăncilă ha sostenuto l’unità nel partito, il dialogo e l’apertura verso chiunque voglia affiancarsi ai socialdemocratici. La direzione del PSD ha votato per rimanere nel governo. Non è chiaro, per il momento, se il partito abbandonerà le politiche promosse da Dragnea e percepite dall’opposizione, dalla stampa e dalla società civile come un tentativo perseverante di sottomettere i magistrati e di fermare la lotta alla corruzione. Il nuovo capo dei socialdemocratici ha annunciato che andrà a Bruxelles, per discutere con i responsabili delle istituzioni europee, come pure in altre capitali occidentali, dove si incontrerà con leader di sinistra. Tutto ciò, nel tentativo di riparare anche la sua immagine esterna, perché, ad aprile, il partito dei socialisti europei annunciava il congelamento dei rapporti con il PSD, a causa delle preoccupazioni relative all’inosservanza dello stato di diritto in Romania.

Il Governo presieduto da Marcel Ciolacu ha prestato giuramento. (Foto: presidency.ro)
In primo piano martedì, 24 Dicembre 2024

Nuovo Governo in Romania

Il nuovo Esecutivo romeno, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha prestato giuramento lunedì sera davanti al presidente Klaus Iohannis. È...

Nuovo Governo in Romania
Timişoara, 35 anni fa ((foto: Constantin Duma/Radio Timișoara))
In primo piano lunedì, 23 Dicembre 2024

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

Sono trascorsi 35 anni da quando Timişoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, un momento che scatenò l’ondata di...

35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista
Foto: PIX1861 / pixabay.com
In primo piano venerdì, 20 Dicembre 2024

Effetti economici dell’instabilità politica

In Romania, lo stallo degli ultimi giorni legato alla costituzione di una maggioranza parlamentare per proporre un primo ministro e, quindi,...

Effetti economici dell’instabilità politica
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, e il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa (Foto: presidency.ro)
In primo piano giovedì, 19 Dicembre 2024

L’UE e l’esposizione alla disinformazione

Presente a Bruxelles, al Vertice UE-Balcani occidentali e al Consiglio Europeo, il capo dello stato Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania ha...

L’UE e l’esposizione alla disinformazione
In primo piano mercoledì, 18 Dicembre 2024

Un nuovo Codice Forestale

Il nuovo Codice Forestale, milestone del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è stato adottato dalla Camera dei Deputati di Bucarest, come...

Un nuovo Codice Forestale
In primo piano martedì, 17 Dicembre 2024

Russia, preoccupazioni e sanzioni

Quattro senatori americani, repubblicani e democratici, condannano l’ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali in Romania ed...

Russia, preoccupazioni e sanzioni
In primo piano lunedì, 16 Dicembre 2024

Timisoara, 35 anni fa

Instaurata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dalle truppe sovietiche occupanti, la dittatura comunista di Bucarest sembrava incrollabile. Nel...

Timisoara, 35 anni fa
In primo piano venerdì, 13 Dicembre 2024

Romania entra a pieno titolo nell’Area Schengen

Dopo anni di attesa, la Romania e la Bulgaria diventano membri a pieno titolo dell’Area Schengen. Il Consiglio Giustizia e Affari Interni ha...

Romania entra a pieno titolo nell’Area Schengen

Partenariati

Muzeul Național al Țăranului Român Muzeul Național al Țăranului Român
Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS Liga Studentilor Romani din Strainatate - LSRS
Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online Modernism | The Leading Romanian Art Magazine Online
Institului European din România Institului European din România
Institutul Francez din România – Bucureşti Institutul Francez din România – Bucureşti
Muzeul Național de Artă al României Muzeul Național de Artă al României
Le petit Journal Le petit Journal
Radio Prague International Radio Prague International
Muzeul Național de Istorie a României Muzeul Național de Istorie a României
ARCUB ARCUB
Radio Canada International Radio Canada International
Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti” Muzeul Național al Satului „Dimitrie Gusti”
SWI swissinfo.ch SWI swissinfo.ch
UBB Radio ONLINE UBB Radio ONLINE
Strona główna - English Section - polskieradio.pl Strona główna - English Section - polskieradio.pl
creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti creart - Centrul de Creație Artă și Tradiție al Municipiului Bucuresti
italradio italradio
Institutul Confucius Institutul Confucius
BUCPRESS - știri din Cernăuți BUCPRESS - știri din Cernăuți

Affiliazioni

Euranet Plus Euranet Plus
AIB | the trade association for international broadcasters AIB | the trade association for international broadcasters
Digital Radio Mondiale Digital Radio Mondiale
News and current affairs from Germany and around the world News and current affairs from Germany and around the world
Comunità radiotelevisiva italofona Comunità radiotelevisiva italofona

Provider

RADIOCOM RADIOCOM
Zeno Media - The Everything Audio Company Zeno Media - The Everything Audio Company