Cambiamenti nel Governo della Romania
Nella Romania post-comunista sono state rare le equipe esecutive con una dinamica del personale così rapida come quella dell’attuale Governo PSD — ALDE, presieduto dal socialdemocratico Sorin Grindeanu, risultato in seguito alle politiche dell’11 dicembre scorso e insediato all’inizio di quest’anno. Il 23 febbraio, venivano già cambiati i titolari di quattro dicasteri — Giustizia, Economia, Ambiente d’Affari e Fondi Europei. Inizialmente si aspettavano nomine solo ai ministeri della Giustizia e dell’Ambiente d’Affari, i cui precedenti titolari se ne erano andati sullo sfondo della grave crisi politica provocata dal tentativo del Governo di modificare i codici penali, tramite decreto governativo d’urgenza.
Bogdan Matei, 04.04.2017, 13:56
Percepita dall’opinione pubblica, dalla stampa, dall’opposizione di destra di Bucarest e dai partner occidentali della Romania come un tentativo di indebolire il ritmo della lotta alla corruzione e di esonerare dalla responsabilità penale persone influenti della politica e dell’amministrazione, la misura ha fatto scendere in piazza centinaia di migliaia di manifestanti. Il promotore del decreto, l’impopolare ministro della Giustizia Florin Iordache, è stato costretto a rassegnare le dimissioni, mentre quello dell’Ambiente d’Affari se n’è andato per propria volontà, invocando motivi di coscienza. Ex giudice presso la Corte Costituzionale, Tudorel Toader, ha assunto poi la carica di ministro della Giustizia.
All’Ambiente d’Affari è stato nominato Alexandru Petrescu, il quale ha rinunciato in questo modo al dicastero dell’Economia, dove gli è subentrato Mihai Tudose, che aveva ricoperto lo stesso incarico anche nel governo Victor Ponta. Al Ministero dei Fondi Europei si è insediata Rovana Plumb, pure lei ex ministro nei primi anni 2000, nel Governo Adrian Năstase.
Tutti questi cambiamenti sono avvenuti all’interno del PSD, il grande vincitore dello scrutinio invernale, con oltre il 45% dei voti. Ora tocca al suo partner al Governo, l’ALDE, di operare cambiamenti nella formula di governo.
Lunedì, hanno prestato giuramento due neo ministri liberal-democratici. L’ALDE ha scelto per la carica di ministro dell’Ambiente e vicepremier Graţiela Gavrilescu, già ministro per i Rapporti con il Parlamento. Al suo posto è subentrato il leader del gruppo dei senatori ALDE, Viorel Ilie. Una settimana fa, la direzione dell’ALDE aveva ritirato il sostegno politico al copresidente dell’Alleanza, Daniel Constantin, vicepremier e ministro dell’Ambiente, sullo sfondo dei dissensi sempre più acuti fra lui e l’altro copresidente liberal-democratico, Călin Popescu-Tăriceanu, capo del Senato.
I membri della coalizione hanno dovuto prendere in considerazione la decisione politica — ha dichiarato, senza nascondere il suo rimpianto, l’uomo forte della coalizione, il presidente del PSD, Liviu Dragnea. Egli stesso bersaglio di molti contestatari socialdemocratici, Dragnea comunica ormai solo in maniera polemica e, in generale, sulle reti sociali con il suo predecessore a capo del partito, l’ex premier Victor Ponta. La stampa parla sempre più spesso dell’ipotesi che Ponta e Daniel Constantin preparerebbero già il lancio di una nuova entità politica, detta provvisoriamente “la nuova sinistra”, che eroderà ancora di più la solidità del governo. (tr. G.P.)