Brigata multinazionale NATO in Romania
La prima brigata multinazionale del fianco est dell’Alleanza Nord-Atlantica è stata dichiarata ieri capace di combattere, dopo un paio d’anni di preparativi e un’ampia esercitazione svoltasi nel poligono di Cincu, in provincia di Brasov (centro della Romania). La brigata, con sede nel sud della Romania, riunisce, accanto ai cosiddetti Scorpioni Rossi di Craiova, strutture militari di altri 10 stati alleati.
Daniela Budu, 16.11.2018, 13:11
All’esercitazione Scorpions Fury 2018, volta a valutare il Comando della Brigata Multinazionale Sud-Est, hanno partecipato oltre 1800 militari, sostenuti da circa 250 mezzi di combattimenti, compresi apparecchi di volo provenienti dalle più importanti basi aeree del Paese. L’azione è stata attuata da specialisti dello Stato Maggiore delle Forze Terrestri e del Comando della Divisione Multinazionale Sud-Est e monitorata dal Comando Supremo delle Forze Alleate in Europa.
Per me, è un grande onore essere qui. L’operazionalizzazione della Brigata Multinazionale è un passo importante nel consolidamento della capacità di dissuasione e della postura di difesa in una zona sensibile come il fianco sud-est dell’Alleanza e la regione del Mar Nero, ha dichiarato il tenente generale Paolo Ruggiero, vice comandante delle Forze terrestri alleate.
La Brigata Multinazionale, creata a Craiova sulla struttura della Brigata 2 Rovine, ha la missione di assicurare sia il quadro di addestramento delle strutture subordinate, che il controllo di un’operazione della NATO legata all’articolo 5 sulla difesa collettiva, per contribuire alla sicurezza territoriale sul fianco sud-est e nella regione del Mar Nero.
Il fianco sud-est dell’Alleanza costituisce un’area strategica di grande importanza. Apprezzo il fatto che altre 10 nazioni alleate hanno scelto di inviare truppe con esperienza, cosicchè siamo riusciti a raggiungere gli standard e le esigenze della NATO, ha dichiarato il generale Nicolae Ciucă, il capo dello Stato Maggiore della Difesa di Romania.
Stando al ministro della Difesa, Mihai Fifor, la Romania si riconferma – anche tramite questa azione – un pilastro di stabilità sul fianco est e nella regione del Mar Nero. In ugual misura, ha dimostrato di comprendere sia i vantaggi strategici che gli obblighi derivanti dalla membership NATO, la più forte alleanza politico-militare del mondo, ha aggiunto Mihai Fifor.
Stando al Ministero della Difesa, dopo oltre un decennio dall’ingresso nell’Alleanza, la Romania è riuscita nel 2017 a stanziare il 2% del PIL alla Difesa e continuerà a farlo fino al 2026.