Brexit, un nuovo rinvio
A Bruxelles, i leader europei e la premier britannica, Theresa May, hanno raggiunto un accordo su un nuovo rinvio della Brexit alla fine di ottobre, con una valutazione del processo al Consiglio Europeo del 20-21 giugno. La premier May aveva chiesto un rinvio fino al 30 giugno, per dare al parlamento di Londra il tempo necessario per raggiungere un consenso.
Corina Cristea, 11.04.2019, 14:05
Si tratta di un rinvio flessibile, di altri sei mesi, concesso affinché la Gran Bretagna riesca ad individuare la migliore soluzione possibile, ha precisato il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, eliminando, allo stesso tempo, almeno per il momento, l’idea di una separazione brutale, senza accordo: In questo periodo, la soluzione sta nelle mani dei britannici. Possono ancora ratificare l’accordo con l’Unione, caso in cui il rinvio cessa. Possono anche riconsiderare l’intera strategia della Brexit. Ciò determinerà cambiamenti nella dichiarazione politica, ma non nell’accordo sul ritiro. Fino alla fine di questo periodo, il Regno Unito può ancora revocare l’articolo 50 e cancellare la Brexit.”
Le conclusioni del vertice di Bruxelles durante il quale è stata presa la decisione stipulano che il Regno Unito dovrà comportarsi in maniera “costruttiva e responsabile” nel periodo concesso in più. Inoltre, Londra deve “astenersi da qualsiasi misura che possa mettere in pericolo la realizzazione degli obiettivi dell’Unione”. I prossimi mesi non saranno facili, ha dichiarato Theresa May, aggiungendo che farà tutto il possibile affinché la Gran Bretagna lasci l’UE quanto prima.
Il presidente Klaus Iohannis ha rappresentato la Romania alla riunione straordinaria del Consiglio Europeo sul tema del ritiro del Regno Unito dall’Unione Europea ed ha sostenuto la concessione di una proroga della scadenza per la Brexit, ai fini di permettere la ratifica dell’accordo con l’UE nel Parlamento britannico. La proroga permette un ritiro ordinato, che garantisca certezza ai cittadini europei del Regno Unito e a quelli britannici dell’UE, ma anche alle compagnie e all’ambiente d’affari”, ha sottolineato l’Amministrazione Presidenziale di Bucarest, in un comunicato.
Il capo dello stato ha sostenuto anche un partenariato futuro ampio e ambizioso” tra l’Unione Europea e la Gran Bretagna, che includa sia aspetti economici e commerciali, che aspetti relativi alla sicurezza, alla difesa e alle relazioni esterne. Se l’Accordo di Ritiro non sarà ratificato entro il 22 maggio, il Regno Unito dovrà organizzare elezioni per il Parlamento Europeo. Se la Gran Bretagna non adempirà a questo obbligo, il suo ritiro dall’UE dovrebbe avere luogo il 1° giugno.