Bozza della finanziaria 2019
Roxana Vasile, 01.02.2019, 12:35
Criticato dall’opposizione politica di destra per un ritardo che questa considera non permesso, il Governo PSD-ALDE di Bucarest ha pubblicato, giovedì, la bozza della Finanziaria per l’anno corrente. Secondo il Ministero delle Finanze Pubbliche, il bilancio ha alla base un PIL che supera per la prima volta 1.000 miliardi di lei (circa 212 miliardi di euro), una crescita economica del 5,5%, un’inflazione media annua del 2,8% e un deficit di bilancio stimato al 2,55% del PIL. Gli incassi nel 2019 sono stimati a oltre 341 miliardi di lei, cioè al 33,4% del PIL. Secondo le stime delle autorità, i maggiori incassi dovrebbero provenire dai contributi alla previdenza sociale, dall’IVA, dalle accise, nonché dall’imposta sugli stipendi e sui redditi. Le spese sono, invece, stimate a oltre 367 miliardi di lei, pari al 35,9% del PIL. Le maggiori spese sono quelle legate all’assistenza sociale, al personale e agli investimenti.
Il tasso della disoccupazione diminuirà leggermente quest’anno, al 3,2%, dal 3,31% nel 2018, il che significa che, alla fine del 2019, il numero dei disoccupati in Romania sarà di 287 mila. Lo stipendio medio netto aumenta a 3.085 lei (circa 656 euro), nel 2019, da 2.685 lei nel 2018, e si anticipa un aumento del numero medio di impiegati a poco più di 6,6 milioni di persone. I principali obiettivi del bilancio di quest’anno sono il sostegno agli investimenti pubblici, all’Istruzione e alla Sanità. Le spese per gli investimenti rappresentano il 4,57% del PIL e riguardano, tra l’altro, il Programma Nazionale di Sviluppo Locale, investimenti degli operatori dell’industria della difesa, nell’infrastruttura di trasporto o nel settore delle acque. La somma prevista per la Sanità è aumentata di circa il 12% rispetto al 2018, e sarà investita in apparecchiatura ospedaliera, soprattutto per l’acquisto di incubatori, ecografi, apparecchiature di screening, risonanza magnetica e radioterapia.
Nell’Istruzione, l’aumento del 47% del budget dovrà coprire gli aumenti salariali. Soldi sono destinati anche agli investimenti e ai progetti in vista della modernizzazione del processo di insegnamento con l’aiuto delle tecnologie delle informazioni e della comunicazione. Nella bozza della finanziaria è previsto anche un nuovo aumento del 15% delle pensioni a cominciare dall’autunno di quest’anno. La Difesa riceve il 2% del PIL, in seguito agli impegni assunti nei confronti della NATO. Come ogni volta, quando viene pubblicata la bozza della finanziaria, ci sono anche scontentezze. Sebbene siano stati stanziati più soldi all’amministrazione locale, i comuni dovrebbero prendere a loro carico, dal bilancio centrale, una parte delle spese sociali. I sindaci hanno precisato che ciò determinerebbe diminuzioni significative dei budget per la maggior parte dei comuni. Anche i Ministeri per l’Ambiente d’Affari, delle Comunicazioni e dell’Energia ricevono somme più basse rispetto al 2018.