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Bilancio Ue: accordo nella notte

È diventata quasi consuetudine che, a Bruxelles, le decisioni importanti siano prese durante la notte oppure all’alba, dopo ore di duri negoziati, segno dell’importanza delle poste in gioco. È anche il caso della decisione presa nella notte di lunedì verso martedì, quando, al termine di 16 ore di negoziati, il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo sul bilancio europeo 2014, i Paesi membri convenendo su un aumento di 500 milioni di euro. Il Parlamento Europeo, che aveva chiesto, inizialmente, 136,4 miliardi di euro, aveva riscontrato l’opposizione degli Stati membri, disposti a contribuire con solo 135. In seguito ai negoziati però essi hanno accettato di contribuire con 135,5 miliardi di euro. Ciononostante, il bilancio 2014 sarà del quasi 10% inferiore a quello del 2013, a causa delle costrizioni finanziarie che continuano a gravare sull’Ue dall’inizio, nel 2008, della crisi economica.

, 12.11.2013, 12:12

È diventata quasi consuetudine che, a Bruxelles, le decisioni importanti siano prese durante la notte oppure all’alba, dopo ore di duri negoziati, segno dell’importanza delle poste in gioco. È anche il caso della decisione presa nella notte di lunedì verso martedì, quando, al termine di 16 ore di negoziati, il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo sul bilancio europeo 2014, i Paesi membri convenendo su un aumento di 500 milioni di euro. Il Parlamento Europeo, che aveva chiesto, inizialmente, 136,4 miliardi di euro, aveva riscontrato l’opposizione degli Stati membri, disposti a contribuire con solo 135. In seguito ai negoziati però essi hanno accettato di contribuire con 135,5 miliardi di euro. Ciononostante, il bilancio 2014 sarà del quasi 10% inferiore a quello del 2013, a causa delle costrizioni finanziarie che continuano a gravare sull’Ue dall’inizio, nel 2008, della crisi economica.



Diventata quasi rituale nell’Ue, la disputa sul bilancio tra i Paesi membri e il Parlamento è stata, anche questa volta, risolta, nonostante l’opposizione della Gran Bretagna, Svezia, Olanda e Danimarca, sostenitori tradizionali di una gestione europea estremamente rigorosa e accaniti oppositori di qualsiasi aumento dei contributi degli stati membri al bilancio comunitario. Con i fondi convenuti si mira al rafforzamento di settori prioritari come la crescita economica, le innovazioni, la creazione di posti di lavoro, la gestione dell’immigrazione, la protezione delle frontiere e gli aiuti umanitari, mentre un’attenzione speciale sarà concessa alla situazione dei profughi siriani. Saranno stanziati soldi anche per l’infrastruttura di trasporto e gli aiuti alle piccole e medie imprese.



Gli iter procedurali per il via libera definitivo al bilancio dell’Unione sono lungi dall’essersi conclusi: il bilancio va ancora votato dai ministri e dagli eurodeputati, il 19 e il 20 novembre. Con il via libera sarà, in ugual misura, aperta, la strada verso l’adozione, nella plenaria del Parlamento Europeo, sempre il 19 novembre, del bilancio multiannuo dell’Unione per il periodo 2014-2020. D’altra parte, sempre nella notte di lunedì verso martedì è stata decisa anche una correzione di bilancio da 400 milioni di euro che saranno erogati in due tranche alla Romania, Germania, Austria e Repubblica Ceca — Paesi colpiti dalle alluvioni oppure dalla siccità. Stando al commissario europeo al Bilancio, il polacco Janus Lewandowski, la prima tranche di questi soldi, per un valore di 250 milioni di euro, sarà destinata nella sua maggior parte alla Germania e sarà concessa quest’anno, mentre la seconda, l’anno prossimo.

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