Bilancio dell’Esercito Romeno
Il 2015 è stato un anno con progressi reali nel ripristinare la capacità operativa dellEsercito romeno. Stando al bilancio del Ministero della Difesa, sono stati sviluppati programmi importanti di dotazione, tra laltro, con un aereo multiruolo, aereonavi, unautoblindo, e di ammodernamento dellelicottero IAR 330. Laumento del budget destinato alla difesa ha permesso anche lavvio di nuovi programmi di dotazione, come il sistema di missili anticarro portatili, il radar mobile tridimensionale, con una copertura attiva su grandi distanze e le piattaforme di trasporto multifunzionali. LEsercito Romeno ha partecipato attivamente alle missioni Nato con 764 militari dislocati nei teatri operativi e ha svolto oltre 400 esercitazioni nazionali e multinazionali.
Daniela Budu, 04.03.2016, 16:18
Il 2015 è stato un anno con progressi reali nel ripristinare la capacità operativa dellEsercito romeno. Stando al bilancio del Ministero della Difesa, sono stati sviluppati programmi importanti di dotazione, tra laltro, con un aereo multiruolo, aereonavi, unautoblindo, e di ammodernamento dellelicottero IAR 330. Laumento del budget destinato alla difesa ha permesso anche lavvio di nuovi programmi di dotazione, come il sistema di missili anticarro portatili, il radar mobile tridimensionale, con una copertura attiva su grandi distanze e le piattaforme di trasporto multifunzionali. LEsercito Romeno ha partecipato attivamente alle missioni Nato con 764 militari dislocati nei teatri operativi e ha svolto oltre 400 esercitazioni nazionali e multinazionali.
Il ministro della Difesa romeno, Mihnea Motoc, afferma che il 2016 sarà un anno difficile e più intenso rispetto al precedente.
“Si hanno grandi attese ha dal proprio esercito e dallalleanza di cui facciamo parte. Ci siamo presi una serie di impegni internazionali importanti che dobbiamo onorare, e le evoluzioni nellambiente di riferimento sono sempre meno prevedibili. I termini sono brevi e le esigenze grandi. Più aumentano le incertezze dellambiente internazionale, più il nostro esercito deve essere più facilmente addattabile. Oggi, luso intelligente dellinformazione può recare vantaggi strategici nella difesa, maggiori di una divisione di carri armati”, ha detto il ministro.
Presente al bilancio del dicastero, il presidente romeno Klaus Iohannis ha menzionato come priorità per il 2016 lapplicazione della strategia nazionale di difesa e i partenariati strategici, soprattutto quelli con gli Usa.
“Dovremo addattarci continuamente ad una realtà complessa e dinamica. A tal fine avremo bisogno di informazioni ed anticipazione, di istituzioni efficienti e di collaborazione interistituzionale, su piano interno, ma anche multinazionale, con i nostri alleati e partner. La realtà in cui viviamo ci mostra costantemente limportanza di alleanze e partenariati strategici solidi in materia di sicurezza e difesa”, ha detto il presidente.
Dal canto suo, il premier Dacian Ciolos ha sottolineato la responsabilità della Romania di rafforzare la sicurezza nazionale, ma anche di contribuire alla garanzia della difesa collettiva nellambito dellAlleanza Nord-atlantica. In questo senso, il Governo ha in vista laumento del budget destinato alla difesa ad almeno il 2% del Pil nel 2017.
“Sarà, del resto, necessario aumentare anche dora in poi la capacità operativa dellEsercito Romeno, in contemporanea con lo stanziamento di fondi per la sua dotazione, inclusivamente con equipaggiamenti importanti. Ho in vista, principalmente, la strategia nazionale per il periodo 2015-2019, la Carta Bianca della difesa, che attualmente si trova sul tavolo del Parlamento, il programma di trasformazione, sviluppo e dotazione dellEsercito Romeno fino al 2027 e dopo, ma anche la legge sullo status dei quadri militari, dei gradi militari e dei soldati, nonchè la nuova Guida alla carriera militare, che dovrebbero essere promosse questannò, ha detto il premier.
Prima del vertice dellAlleanza Nord-atlantica di Varsavia, di questestate, in Polonia è programmata a giugno unampia esercitazione militare – “Anaconda 2016”, cui parteciperanno 22 stati membri Nato, tra cui anche la Romania. (traduzione di Adina Vasile)