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Bilancio, dati preoccupanti in Romania

Nei primi sei mesi dell’anno, il deficit di bilancio in Romania ha raggiunto quasi 15 miliardi di lei (circa 3,2 miliardi di euro), precisamente l’1,61% del PIL. Una cifra per due volte superiore rispetto ai primi sei mesi del 2017, però inferiore alle previsioni del governo pari 2,21% del PIL. I dati sono stati annunciati dal Ministero delle Finanze, con la precisazione che nella prima metà dell’anno le entrate alle casse dello stato sono state del 13% superiori. Più veloce anche il ritmo di crescita delle spese di quasi il 19% rispetto allo stesso periodo del 2017. Gli stessi dati indicano che, in materia di introiti, il maggiore aumento – circa il 37% – proviene dagli incassi dai contributi previdenziali.

Bilancio, dati preoccupanti in Romania
Bilancio, dati preoccupanti in Romania

, 27.07.2018, 11:29

Nei primi sei mesi dell’anno, il deficit di bilancio in Romania ha raggiunto quasi 15 miliardi di lei (circa 3,2 miliardi di euro), precisamente l’1,61% del PIL. Una cifra per due volte superiore rispetto ai primi sei mesi del 2017, però inferiore alle previsioni del governo pari 2,21% del PIL. I dati sono stati annunciati dal Ministero delle Finanze, con la precisazione che nella prima metà dell’anno le entrate alle casse dello stato sono state del 13% superiori. Più veloce anche il ritmo di crescita delle spese di quasi il 19% rispetto allo stesso periodo del 2017. Gli stessi dati indicano che, in materia di introiti, il maggiore aumento – circa il 37% – proviene dagli incassi dai contributi previdenziali.

Il Ministero delle Finanze ha inoltre constatato che a giugno è migliorata anche la raccolta dell’IVA, con una crescita di oltre il 15% rispetto a giugno 2017. Invece, sono diminuiti di circa il 22% gli incassi dalle imposte sui salari e sui redditi, in seguito alla riduzione della flat tax dal 16 al 10%. La maggior crescita in materia di spese è quella di personale – oltre il 24% rispetto al primo semestre del 2017, situazione determinata dagli incrementi salariali applicati ai dipendenti del settore pubblico. Maggiori di oltre il 10% anche le spese per beni e servizi e crescite notevoli per l’assistenza sociale. Le spese per gli investimenti, che includono anche quelle di capitale, nonchè quelle connesse ai programmi di sviluppo finanziati da fonti interne ed esterne, sono ammontate a 9,1 miliardi di lei, dell’1,5 volte in più rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

Un mese fa, il presidente del Consiglio Fiscale, Ionut Dumitru, richiamava l’attenzione sull’alto deficit di bilancio nei primi cinque mesi dell’anno, principalmente in seguito alla crescita delle spese. Se non verrà presa alcuna misura e l’esercizio finanziario andrà avanti come nella prima parte dell’anno, allora alla fine del 2018 il deficit potrebbe arrivare al 3,5-3,6%, spiegava ancora Ionut Dumitru. Le previsioni economiche intermedie di estate 2018 pubblicate alla metà del corrente mese dalla Commissione Europea, anticipano un deficit di bilancio pari al 3,4% del PIL nel 2018 e al 3,8 nel 2019. D’altra parte, il vicepremier Viorel Stefan dichiarava di recente che, nel 2018, il deficit di bilancio sarà sicuramente inferiore al 3% del PIL, conformemente ai Trattati dell’UE, e che l’inizio dell’aggiustamento del deficit strutturale per raggiungere l’obiettivo di medio termine è previsto per il 2019.

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