Berlinale: nuovo successo per il cinema romeno
La Romania ha riscosso un nuovo successo nel cinema, con l’Orso d’oro aggiudicato dal lungometraggio “The Child’s Pose” del regista Calin Peter Netzer alla Berlinale.
Leyla Cheamil, 18.02.2013, 13:18
La Romania ha riscosso un nuovo successo nel cinema, con l’Orso d’oro aggiudicato dal lungometraggio “The Child’s Pose” del regista Calin Peter Netzer alla Berlinale.
La pellicola ha vinto anche il premio della Federazione internazionale della critica, che la presenta come una radiografia dell’alta società romena contemporanea, che racconta in maniera dramatica i traumi subiti dai figli soffocati dall’amore dei genitori.
“Si tratta di una relazione patologica tra madre e figlio. Il film poggia sul complesso di Edipo, sulla relazione freudiana. Tutto quanto gira attorno a questa storia, dall’incidente alla corruzione, passa in secondo piano. Sicuramente, si tratta della realtà romena, come l’abbiamo vista quando abbiamo scritto la sceneggiatura, come la sentiamo e come lo è, infatti. Credo che la storia sia stata bene accolta dalla Berlinale e dalla critica in quanto è una storia universale. Dal punto di vista della corruzione, potrei dire che non solo in Romania accadono simili cose. Tutto ciò è perfettamente adattabile ad altri Paesi, ovviamente a un livello diverso, però in linea di massima siamo lì”, ha spiegato il regista Calin Peter Netzer.
Una donna di carattere dominante, provenuta dalla nuova elite, fa di tutto per salvare il figlio che ha provocato un incidente d’auto in cui un adolescente rimane morto. Il ruolo della madre è magistralmente incarnato da Luminita Gheorghiu, una presenza costante nel nuovo cinema romeno.
Nell’elogiare la sua prestazione, la pubblicazione Variety valuta che l’attrice è una delle poche performance notevoli alla Berlinale nei panni di donne mature, raramente riscontrabili a Hollywood.
L’Orso d’oro aggiudicato dal film “The Child’s Pose” è il secondo premio di portata vinto dal cinema romeno negli ultimi anni, dopo il lungometraggio “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni” del regista Cristian Mungiu, che nel 2007 ha conquistato la Palma d’oro a Cannes.
Nel 2012, sempre a Cannes, la pellicola “Al di là delle colline” dello stesso Mungiu ha vinto i trofei alla sceneggiatura e alle migliori attrici protagoniste.
Il trionfo di Calin Peter Netzer completa il successo romeno alla Berlinale, dopo che, nel 2010, la pellicola “Se voglio fischiare, fischio” del regista Florin Serban ha conquistato l’Orso d’argento e l’onorificenza Alfred Bauer, conferita per nuove prospettive nell’arte cinematografica.
D’altronde, Ada Condeescu, tra i protagonisti del film “Se voglio fischiare, fischio”, è stata selezionata quest’anno alla Berlinale nel programma Shooting Stars, volto a promuovere i più talentati giovani attori.
(trad. Iuliana Anghel)