Basso assorbimento di fondi europei
In visita ufficiale in Romania, il suo Paese natio, il commissario europeo alle politiche regionali, Corina Creţu, ha lanciato lunedì la seconda edizione di una campagna di promozione dei progetti europei di successo. Grazie a questi, negli ultimi 10 anni sono stati creati, con fondi europei, più di 50.000 posti di lavoro e sono stati finanziati la costruzione e vari lavori di restauro di numerose scuole e strade. Corina Creţu ha sottolineato però che si tratta di fondi del precedente esercizio finanziario:
Roxana Vasile, 09.05.2017, 13:48
In visita ufficiale in Romania, il suo Paese natio, il commissario europeo alle politiche regionali, Corina Creţu, ha lanciato lunedì la seconda edizione di una campagna di promozione dei progetti europei di successo. Grazie a questi, negli ultimi 10 anni sono stati creati, con fondi europei, più di 50.000 posti di lavoro e sono stati finanziati la costruzione e vari lavori di restauro di numerose scuole e strade. Corina Creţu ha sottolineato però che si tratta di fondi del precedente esercizio finanziario:
“La Romania ha avuto 19 miliardi nel periodo 2007-2014. Ne perde 2 miliardi — aspettiamo ancora le stime della Corte di audit! Secondo le nostre stime, l’assorbimento su aggirerà sui 90 – 91%, forse, se non ci saranno correzioni finanziarie significative. Noi, la Commissione, abbiamo ancora a diposizione qualche mese per analizzare le numerosissime fatture che ci sono state inoltrate fino a marzo 2017, la scadenza per l’inoltro delle fatture. Queste sono le stime. Vuol dire che 17 miliardi sono entrati nell’economia reale della Romania. Il budget nazionale è stato sgravato del 5% del PIL.”
Per citare il titolo della campagna di promozione dei progetti europei ben riusciti, il successo è … contagioso! Il commissario Europeo spera che, seguendo l’esempio, la Romania possa perseverare e approfittare dei fondi europei anche nell’attuale esercizio finanziario, nel contesto in cui, praticamente, alla metà del periodo di utilizzo, il tasso di assorbimento è zero. Di conseguenza, il 2017 è un anno cruciale per l’assorbimento di fondi europei da parte della Romania. I fondi ci sono a Bruxelles, ma sono attesi progetti di qualità, maturi, che possano essere messi in pratica.
Il punto debole negli ultimi anni nel processo di impiego dei fondi europei è il settore dell’infrastruttura di trasporto, molto carente in Romania. Sono state inoltrate per questo settore fatture che coprono solo il 77% della somma totale stanziata — il più basso risultato fra tutti gli stati dell’UE. Per il periodo 2007-2014, 1 sui 2 miliardi di euro di perdite per quanto riguarda l’assorbimento proviene dal settore trasporti, mentre per l’esercizio finanziario 2014-2020, il principale progetto, che è l’autostrada Sibiu — Piteşti, che dovrebbe attraversare i Carpazi Meridionali, è ancora nella tappa dello studio di fattibilità.
Quanto ai problemi con cui si confrontano i romeni nell’accesso a questi fondi, il commissario europeo per la politica regionale ha ricordato la capacità amministrativa limitata e la mancanza di riserve di progetti di qualità. La stessa Corina Creţu ha inoltre precisato che la Romania è l’unico stato membro che invia ancora progetti di migliaia di pagine, sebbene Bruxelles consigli quelli in formato elettronico. Il commissario si è detto deluso del fatto che i giovani rinunciano ad accedere ai fondi europei, con il pretesto che le procedure siano troppo complicate. (tr. G.P.)