Banca Centrale mantiene invariato tasso di riferimento
In Romania, il tasso di riferimento resta invariato al 7% annuo.
Ştefan Stoica, 14.02.2024, 11:32
La Banca Centrale di Romania ha mantenuto il tasso di interesse di politica monetaria, noto anche come tasso di riferimento, al 7% annuo, una misura adottata poiché i più recenti dati indicano un leggero rallentamento della crescita economica negli ultimi tre mesi del 2023. Mantenuti anche i livelli di interessi ai quali le banche commerciali possono prendere in prestito dalla BC o che ricevono quando tengono denaro in depositi presso la stessa istituzione bancaria. Il tasso di riferimento non è stato modificato da gennaio 2023, quando è aumentato dal 6,75 al 7% annuo.
L’attuale previsione della Banca Centrale indica un aumento del tasso d’inflazione annuo all’inizio del 2024, sotto l’impatto dell’aumento e dell’introduzione di tasse e imposte indirette, dopo di che tornerà su una traiettoria discendente, ma a un ritmo più lento, rispetto sia al 2023, che alle stime precedenti. La futura condotta della politica fiscale e delle entrate, gli effetti della guerra in Ucraina e del conflitto nel Medio Oriente, nonché gli sviluppi economici in Europa, soprattutto in Germania, rappresentano fonti di incertezza e persino rischi sul livello dell’inflazione, affermano gli esperti della Banca Centrale.
D’altra parte, l’anno scorso, il conto corrente della bilancia dei pagamenti ha registrato un deficit di quasi 22,7 miliardi di euro, di 3,3 miliardi in meno rispetto a quello del 2022, rilevano i dati pubblicati dalla Banca Centrale. La riduzione è dovuta principalmente al fatto che la bilancia dei beni ha registrato un deficit minore di quasi 3 miliardi di euro, mentre nella bilancia dei servizi si nota un’eccedenza superiore di 204 milioni di euro.
Se guardiamo alle componenti del deficit di conto corrente, vediamo che, per quanto riguarda i beni, le importazioni sono leggermente diminuite, in realtà i prezzi di alcuni prodotti importati sono diminuiti. Ad esempio, i prezzi dei prodotti importati basati su consumo energetico intensivo sono calati, dal momento che sono diminuiti i prezzi dell’energia. In materia di servizi, l’aumento maggiore si è verificato nel settore dei trasporti. Nel contesto della guerra in Ucraina, aiutiamo anche l’Ucraina ad esportare i suoi prodotti e vediamo che anche da questa attività ricaviamo entrate. Abbiamo un’eccedenza dal lato dei servizi, e il contributo maggiore alla crescita del surplus si è osservato nei servizi di trasporto, spiega l’analista finanziario Adrian Codirlaşu.
Gli investimenti diretti esteri in Romania sono ammontati lo scorso anno a quasi 6,6 miliardi di euro, rispetto agli oltre 10 miliardi nel 2022. Secondo la Banca Centrale, nel 2023, il debito estero totale è aumentato di circa 25 miliardi di euro, raggiungendo quasi 169 miliardi.