Autorità romene hanno visitato Israele
Sono assai rari i casi in cui esponenti politici romeni si trovino simultaneamente nello stesso luogo all’estero e l’agenda della loro visita sia così fitta. La proposta di spostare l’ambasciata di Romania in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, il consolidamento della cooperazione bilaterale nei settori economico e militare, ma anche argomenti strategici sono stati discussi, giovedì, dal premier Viorica Dăncilă, dal presidente della Camera dei Deputati, Liviu Dragnea, e dal ministro degli Esteri, Teodor Meleşcanu, col presidente israeliano, Reuven Rivlin. Sia il premier, che Dragnea, l’uomo forte della coalizione governativa PSD-ALDE, si sono incontrati pure con il premier Benjamin Netanyahu, il quale ha salutato l’avvio da parte dell’Esecutivo romeno dei dibattiti interni sul tema dello spostamento dell’ambasciata. Alla fine della visita, il capo del Governo ha detto al corrispondente di Radio Romania in Israele che la visita ufficiale in Israele ha avuto ottimi risultati. Viorica Dăncilă: “In seguito all’incontro con il primo ministro Netanyahu, abbiamo deciso di organizzare una seduta di governo congiunta a Bucarest per discutere di progetti. Siamo stati accolti dal presidente d’Israele, con il quale abbiamo parlato della situazione esistente nella zona, della situazione geopolitica, ma anche del fatto che c’è bisogno di un ambasciatore di Romania in Israele. Ho precisato che abbiamo proposto qualcuno per l’incarico e che aspettiamo che il presidente Iohannis firmi la nomina. Non in ultimo, abbiamo fatto una visita al Santo Sepolcro, e prima ci siamo incontrati con il patriarca di Gerusalemme; è stata per me una grande gioia essere insignita della Croce e della Stella di Gerusalemme.”
Bogdan Matei, 27.04.2018, 13:12
Dalla Romania, il presidente Klaus Iohannis non condivide, però, l’entusiasmo del premier e confessa di non aver capito lo scopo della visita. Klaus Iohannis: “Vi assicuro che chiederò alla signora Dăncilă con quale occasione è andata a fare una visita bilaterale in Israele senza dire nemmeno una parola, senza almeno chiamarmi o farmi una visita, visto che tuttavia, piaccia o non piaccia al PSD, sono il presidente della repubblica e sono responsabile della politica estera.”
Il presidente Iohannis ha smentito, nel contesto, qualsiasi accusa di antisemitismo ed ha salutato il fatto che i rapporti tra Romania e Israele sono eccellenti. Espressa già da lunedì, prima della visita del premier, la sua irritazione è provocata piuttosto del modo intempestivo in cui il Governo ha lanciato l’argomento dello spostamento dell’ambasciata. Una discussione di principio su questo tema non è sbagliata — ha affermato il capo dello stato. Egli ha però ricordato che esistono numerose risoluzioni dell’ONU, tra cui una raccomandazione chiara dell’UE ai suoi membri: fino a quando gli israeliani e i palestinesi non avranno chiarito lo statuto di Gerusalemme, nessuno stato dovrebbe spostare la propria ambasciata in quella città. I commentatori di Bucarest anticipano che la coabitazione tra il presidente di destra e il Governo di sinistra, già tesa a causa delle posizioni divergenti su molti temi interni, sarà, d’ora in avanti, minata anche da un argomento di politica estera.