Aumento pensioni in Romania
Sono stati lunghi e difficili i negoziati tra i partiti della coalizione al governo in Romania sulla percentuale per l’incremento delle pensioni, sciolte praticamente nell’ultimo anno dall’inflazione galoppante che ha superato il 15%. Il Partito Socialdemocratico (PSD), numero uno della coalizione, avrebbe auspicato un aumento differenziato, di cui beneficiassero principalmente i cittadini che incassano pensioni basse e medie, peraltro la maggioranza. Da parte loro, i liberali si sono pronunciati costantemente a favore di una percentuale unica, in grado di eliminare la possibilità che la decisione venisse contestata col motivo della discriminazione. Infine, il PSD, il PNL e l’UDMR hanno annunciato ieri sera che le pensioni contributive aumenteranno dal 1 gennaio del 12,5%.
Ştefan Stoica, 22.11.2022, 11:35
Sono stati lunghi e difficili i negoziati tra i partiti della coalizione al governo in Romania sulla percentuale per l’incremento delle pensioni, sciolte praticamente nell’ultimo anno dall’inflazione galoppante che ha superato il 15%. Il Partito Socialdemocratico (PSD), numero uno della coalizione, avrebbe auspicato un aumento differenziato, di cui beneficiassero principalmente i cittadini che incassano pensioni basse e medie, peraltro la maggioranza. Da parte loro, i liberali si sono pronunciati costantemente a favore di una percentuale unica, in grado di eliminare la possibilità che la decisione venisse contestata col motivo della discriminazione. Infine, il PSD, il PNL e l’UDMR hanno annunciato ieri sera che le pensioni contributive aumenteranno dal 1 gennaio del 12,5%.
La percentuale vale per tutti i pensionati, a prescindere dal quantum della pensione, però la popolazione con redditi bassi riceverà in più un aiuto dallo Stato che sarà concesso in due tranches l’anno prossimo. Dal 1 gennaio 2023, il punto pensione sarà di 1.784 lei, poco più di 360 euro. Di aiuti supplementari beneficieranno gli anziani con pensioni inferiori ai 3.000 lei, in maniera differenziata a seconda del quantum. Inoltre, le persone con pensioni inferiori ai 1.700 lei riceveranno anche l’anno prossimo dei voucher speciali di 250 lei, ogni due mesi, per tutto l’anno.
Il Governo concederà anche un aiuto di 1.400 lei per il pagamento delle bollette energia ai pensionati over 60 che incassano pensioni inferiori ai 2.000 lei. Gli assegni familiari saranno aggiornati al tasso d’inflazione, le persone con disabilità riceveranno una 13/a indennità, mentre le indennità dei veterani e delle vedove di guerra saranno aggiornate al tasso d’inflazione.
Il periodo che stiamo attraversando è segnato da molteplici crisi a livello mondiale e dobbiamo ammortizzare gli effetti generati dall’inflazione elevata. Perciò, il PNL si è fermamente opposto a incrementi inferiori al 15% e ha ottenuto ai negoziati crescite totali che superano il 15,8%, ha sottolineato il premier Nicolae Ciucă. Stando al leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, il PSD ha considerato che ogni categoria va appoggiata in modo diverso, e che il sostegno concesso dallo Stato vada in una maggiore percentuale a coloro che risentono pienamente gli effetti della crisi economica.
Oggi, il 91% dei pensionati di Romania ha pensioni inferiori ai 3.000 lei ed è il nostro dovere morale aumentare i loro redditi a seconda del tasso d’inflazione oppure, quando avremo la possibilità, anche di più, ha precisato il vicepremier e leader dell’UDMR, Kelemen Hunor. Dall’opposizione, il presidente dell’USR, Cătălin Drulă, sostiene che l’aumento delle pensioni del 12,5% non copre nemmeno l’inflazione del 15%. D’altra parte, accusa Drulă, nè il PSD, nè il PNL vogliono l’eliminazione delle pensioni speciali dei parlamentari e dal 1 gennaio si aggiungono nuove pensioni speciali, quelle dei sindaci. La riforma delle pensioni speciali, che non sono contributive e che superano di parecchie volte le pensioni normali, è assunta tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma per ora rimane indietro.