Auguri a Radio Romania!
85 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.
Iuliana Sima Anghel, 01.11.2013, 11:04
85 anni addietro, il 1 novembre del 1928, alle 17.00, andava in onda il primo programma ufficiale dellemittente nazionale in Romania. Lallora Società di Diffusione Radiotelefonica trasmetteva lintervento inaugurale del prof. Dragomir Hurmuzescu, il primo presidente dellistituzione, poi notiziari, previsioni meteo, musica e la prima conferenza mandata in radio, intitolata “La poesia popolare romena” di Horia Furtuna.
I primi programmi trasmessi dalla Romania allestero furono programmi musicali, accompagnati da brevi notiziari in inglese, italiano, francese e tedesco. DallItalia ha scritto per la prima volta il napoletano Oscar Laurenti, nel 1934. Negli anni successivi, cominciavano i notiziari in francese e tedesco e nel 1939 quelli in italiano. Nello stesso 1939, veniva inaugurato anche un programma dedicato agli Stati Uniti, prima della partecipazione romena all’Esposizione Universale di New York.
Sempre nel 1928 veniva fondata anche l’Orchestra Nazionale della Radio, su iniziativa del compositore Mihai Jora, al quale è intitolata oggi anche la nostra sala concerti. Durante i suoi 85 anni di esistenza, Radio Romania ha adempiuto al suo compito di informare ed educare il pubblico. Lo dichiara il suo Presidente Direttore Generale, Ovidiu Miculescu, spiegando che il servizio pubblico sta attraversando un processo di modernizzazione che si prefigge contemporaneamente di mantenere il pubblico fedele e attirare ascoltatori più giovani.
La missione pubblica è una sola, e ha tre direzioni: informazione equilibrata, equidistante e onesta. In materia di promozione e difesa della cultura, Radio Romania è un protagonista culturale in questo momento, poichè sta sviluppando numerosi progetti non solo on air, ma anche off air. Su questa direzione fondamentale della sua missione pubblica, non credo che Radio Romania abbia cambiato tanto in questi 85 anni, il che è una cosa buona. Invitiamo i romeni ad ascoltarci in numero sempre maggiore, invitiamo il pubblico giovane a venire a trovarci per via delle onde, quindi siamo qui al loro servizio esclusivo”, ha dichiarato Ovidiu Miculescu.
Nel suo messaggio augurale, il capo dello stato Traian Basescu ha sottolineato che, lungo il tempo, Radio Romania ha rappresentanto un punto di riferimento della professionalità e dell’equidistanza sul mercato media del nostro Paese, un’istituzione che si è costruita il prestigio dall’informare in maniera corretta e obiettiva e di promuovere la cultura romena.
Da parte sua, il premier Victor Ponta considera la radio pubblica un’istituzione culturale, che fa parte della storia della Romania e che ha sempre contribuito all’informazione corretta della società romena.
Voglio mettere in risalto il fatto che Radio Romania è la più credibile fonte di notizie e informazioni del Paese e sono felice che questa credibilità è stata mantenuta e persino aumentata ultimamente. E’ in ugual misura un modello di successo di un servizio pubblico per il fatto di essere leader di audience e un’istituzione stabile dal punto di vista finanziario. Voglio sottolineare un’altra realtà incontestabile e importante per tutti noi: da due anni Radio Romania sta compiendo sforzi particolari per trasmettere informazione e cultura anche nella confinante Moldova, attraverso Radio Chisinau. Sono impegni che saluto e che ritengo necessari anche nel futuro in altre zone dove si parla il romeno e vive popolazione romena. Voglio congratularmi con Radio Romania per il suo 85esimo anniversario, come elemento di continuità, stabilità e performance nei media romeni e nel paesaggio radiofonico europeo, e augurare a tutti quanti lavorate a Radio Romania, che rappresentate questa importante istituzione tanti auguri per il futuro”, ha detto il premier nel suo messaggio.
Ieri sera, personalità romene e straniere hanno assistito a un concerto anniversario tenuto dall’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del direttore Cristian Mandeal, insieme al violinista Gabriel Croitoru, al violoncellista Razvan Suma e al pianista Horia Mihail. Inoltre, il pubblico è invitato alla Giornata delle porte aperte a Radio Romania, per scoprire come si lavora nella nostra istituzione.
Numerosi i messaggi di auguri giunti dall’estero a Radio Romania. In un collegamento telefonico, la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola ci ha detto di rivolgere con piacere un messaggio a Radio Romania, in cui ha fatto riferimento anche al cammino sulla “Via dei faggi in Bucovina”, che abbiamo realizzato a settembre insieme al ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania, il quale ci ha trasmesso, da parte sua, un commovente messaggio.
Il messaggio della Presidente Rai, Anna Maria Tarantola
Il messaggio del ViceDirettore di Radio Rai, Sergio Valzania
Tanti auguri ci arrivano anche da Radio Vaticana, per la voce del suo Direttore Generale, Padre Federico Lombardi.
Da partea sua, la Segretaria Generale della Comunità Radiotelevisiva Italofona, Loredana Cornero, ha augurato lunga vita ai programmi in italiano di Radio Romania Internazionale.
Radio Romania svolge un importante ruolo anche all’interno della COPEAM, anche come membro nel Comitato Direttivo, come ha ricordato il Segretario generale, Pier Luigi Malesani.
Dalla rosa di auguri non potevano mancare quelli rivolti a Radio Romania dall’Ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, e dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro.
Il messaggio dellAmbasciatore dItalia a Bucarest, Diego Brasioli
Il messaggio del Direttore dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro
Presente all’inaugurazione della stagione dell’Orchestra Nazionale di Radio Romania, sotto la bacchetta del suo direttore principale, Tiberiu Soare, il violinista belga di origine italiana, Lorenzo Gatto, ha fatto i migliori auguri anche all’Orchestra.