Atteggiamenti politici in un anno elettorale
Le presidenziali del 2014 hanno portato in primo piano i romeni allestero, che hanno votato massicciamente, imponendo un cambiamento di atteggiamento nei rapporti dei politici con i cittadini abituali. Nelle prospettiva delle elezioni locali e politiche di questanno, era normale che le preoccupazioni per il perfezionamento del sistema elettorale continuassero, tramite lintroduzione del voto per corrispondenza e altre misure atte a rendere più accessibile, più sicura e più trasparente la partecipazione allo scrutinio.
Valentin Țigău, 09.02.2016, 15:57
Le presidenziali del 2014 hanno portato in primo piano i romeni allestero, che hanno votato massicciamente, imponendo un cambiamento di atteggiamento nei rapporti dei politici con i cittadini abituali. Nelle prospettiva delle elezioni locali e politiche di questanno, era normale che le preoccupazioni per il perfezionamento del sistema elettorale continuassero, tramite lintroduzione del voto per corrispondenza e altre misure atte a rendere più accessibile, più sicura e più trasparente la partecipazione allo scrutinio.
Presente, lunedi, ad un dibattito nel Parlamento, su questo tema, il premier tecnocrate Dacian Ciolos ha annunciato che il Governo metterà a disposizione del Legislativo, entro la fine della settimana, un piano di misure per il voto per corrispondenza. Egli ha affermato che il Ministero degli Esteri ha già sottoposto alla consultazione pubblica la lista dei documenti attestanti la residenza allestero, cosicchè i cittadini vegnano con completamenti. In parallello, il Ministero e lAutorità Elettorale Permanente hanno avviato una campagna dinformazione. Il premier ha menzionato che lEsecutivo si assume integralmente la responsabilità dellorganizzazione delle elezioni allestero.
“Il Governo che presiedo si è assunto lorganizzazione delle elezioni in modo imparziale, dopo che, diverse volte, certi governi precedenti sono stati accusati della loro cattiva organizzazione. Queste elezioni però il Governo le organizzerà in base alla legislazione elaborata dal Parlamento, perchè qui, nel Parlamento, è il luogo dei dibattiti e delle decisioni sulla modifica della legislazione sulle elezioni. Il Governo, comunque, da solo, nel sistema democratico in cui ci troviamo, non può intervenire e modificare definitivamente una legislazione senza il via libera del Parlamento”, ha dichiarato Dacian Ciolos.
La dichiarazione del premier è stata fatta nel contesto in cui il Partito Nazional-liberale ha chiesto allEsecutivo di modificare, attraverso ordinanza di urgenza, la legge sullelezione dei sindaci in un unico turno. Il Partito Socialdemocratico respinge questa proposta, accusando i suoi avversari politici che desidererebbero la modifica della legge nel proprio interesse. Il PSD, che non è più al governo dallo scorso novembre, ritiene inaccettabile la modifica delle legge elettorale solo qualche mese prima dello scrutinio locale. Il Governo ricorda però ai leader politici che le leggi vengono cambiate solo nel Parlamento, con voto maggioritario.
“Per tutti coloro che desiderano una crescita delle fiducia dei cittadini nel Parlamento e nella capacità del Parlamento di rappresentare il dibattito nella società, una simile discussione e unassunzione nel Parlamento di un voto su questi ddl non farebbero altro che portare un guadagno per la democrazia in Romania”, ha sottolineato Ciolos.
Questo atteggiamento politico sarebbe benvenuto, adesso, quando la società si assume fermamente i punti di vista su una nuova costruzione politica in Romania. (traduzione di Adina Vasile)