Attacchi informatici contro la Romania
La Romania è stata bersaglio di attacchi informatici finalizzati a influenzare la correttezza del primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre. E’ la conclusione della riunione del Consiglio Supremo di Difesa del Paese, svoltasi ieri.
Sorin Iordan, 29.11.2024, 12:13
I membri del Consiglio hanno presentato valutazioni sui possibili rischi per la sicurezza nazionale, generati dalle azioni di attori informatici statali e non statali su alcune infrastrutture IT&C, supporto al processo elettorale. Hanno confermato il fatto che, nell’attuale contesto di sicurezza regionale e soprattutto elettorale, la Romania, insieme ad altri stati sul fianco orientale della NATO, è diventata una priorità per le azioni ostili di tali attori, in particolare della Federazione Russa, da parte della quale esiste un crescente interesse a influenzare l’agenda pubblica nella società romena e la coesione sociale.
Poco dopo la pubblicazione delle conclusioni della riunione del Consiglio Supremo di Difesa, il Servizio di Telecomunicazioni Speciali, che ha fornito il supporto tecnico nel processo elettorale, ha confermato l’esistenza di questi attacchi. Il Servizio ha mostrato che il numero e la complessità degli attacchi sono aumentati con l’avvicinarsi delle elezioni, ma che sono stati respinti e che non sono state individuate vulnerabilità in termini di fornitura, in condizioni di sicurezza, dei servizi elettronici messi alla disposizione dell’Autorità Elettorale Permanente, l’organizzatore delle elezioni.
Un’altra conclusione della riunione del Consiglio Supremo di Difesa ha indicato che la piattaforma social TikTok ha favorito Călin Georgescu, il candidato percepito come estremista filo-russo, anti-UE e anti-NATO, che si è piazzato al primo posto dopo il primo turno delle presidenziali. Dopo aver analizzato i documenti, i membri del Consiglio hanno concluso che Georgescu ha beneficiato di un’esposizione massiccia, nelle condizioni in cui TikTok non lo obbligava a contrassegnare i filmati elettorali con il codice unico identificativo assegnato dall’Autorità Elettorale Permanente, obbligo imposto dalla legislazione elettorale romena. Pertanto, la sua visibilità è aumentata in modo significativo rispetto agli altri partecipanti al processo elettorale, riconosciuti dagli algoritmi TikTok come candidati alle elezioni presidenziali, e i contenuti da loro promossi sono stati filtrati in modo massiccio, diminuendo esponenzialmente la loro visibilità tra gli utenti della piattaforma.
Tuttavia, TikTok ha negato le accuse. In un comunicato trasmesso poco dopo la presentazione delle conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa, l’azienda cinese ha sostenuto di non aver trovato finora prove di una “operazione di influenza segreta” finalizzata alle elezioni presidenziali in Romania, né prove di influenza straniera. Tuttavia, i membri del Consiglio Supremo di Difesa hanno chiesto alle autorità competenti in materia di sicurezza nazionale, a quelle con attribuzioni per il buon andamento del processo elettorale, nonché agli organi investigativi penali di avviare urgentemente le misure necessarie per chiarire le questioni presentate in riunione.