Assegni familiari: bocciato l’aumento a tappe
La Camera dei Deputati di Bucarest, con potere decisionale in questo caso, ha bocciato lordinanza durgenza sullaumento graduale degli assegni familiari. Resta, di conseguenza, in vigore la legge che obbliga lEsecutivo a raddoppiarli, come previsto da un atto normativo adottato dal Parlamento lanno scorso, e il ddl votato dalla Camera sarà inoltrato al presidente in vista della promulgazione. Gli assegni familiari dovevano crescere, sin dallo scorso 1 marzo, da 150 a 300 lei, e da 300 a 600 lei per i bambini con disabilità, ma il governo ha rinviato il termine di attuazione della legge, motivando con lassenza dei soldi. Il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha affermato che lEsecutivo ha fatto tutto il possible per aumentare gli assegni con risorse dal bilancio ridotte dagli effetti economici della pandemia di COVID-19.
Leyla Cheamil, 20.08.2020, 13:45
La Camera dei Deputati di Bucarest, con potere decisionale in questo caso, ha bocciato lordinanza durgenza sullaumento graduale degli assegni familiari. Resta, di conseguenza, in vigore la legge che obbliga lEsecutivo a raddoppiarli, come previsto da un atto normativo adottato dal Parlamento lanno scorso, e il ddl votato dalla Camera sarà inoltrato al presidente in vista della promulgazione. Gli assegni familiari dovevano crescere, sin dallo scorso 1 marzo, da 150 a 300 lei, e da 300 a 600 lei per i bambini con disabilità, ma il governo ha rinviato il termine di attuazione della legge, motivando con lassenza dei soldi. Il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha affermato che lEsecutivo ha fatto tutto il possible per aumentare gli assegni con risorse dal bilancio ridotte dagli effetti economici della pandemia di COVID-19.
Iohannis ritiene il no del PSD (il maggiore partito allopposizione in Romania) allaumento degli assegni familiari unazione populistica. “Lapproccio del PSD di bocciare luna dopo laltra simili ordinanze mi sembra un populismo grossolano, per non usare altre parole. Loro sanno altrettanto bene come il governo che non ci sono i soldi necessari. Siamo in piena crisi economica, abbiamo problemi generati dallepidemia, anzi dalla pandemia, perchè non siamo soli e siamo influenzati anche dalle evoluzioni in altri Paesi”, ha detto Klaus Iohannis.
Gli assegni familiari saranno raddoppiati, ma a tappe, e i parlamentari che votano leggi populistiche dovrebbero donare dai loro redditi affinchè ci siano più soldi nel bilancio per il raddoppio degli assegni familiari, ha dichiarato, dal canto suo, il ministro delle Finanze Pubbliche, Florin Cîţu, a una tv privata. Cîţu ha aggiunto che la legge sul raddoppio degli assegni nel 2020 è incostituzionale, in quanto votata dal Parlamento senza che ci fosse una fonte di finanziamento. “Persino nella situazione in cui ci troviamo oggi, quando stiamo attraversando una crisi economica globale, nella situazione in cui leconomia è stata ferma per due mesi per mantenere i romeni sani, in cui gli introiti al bilancio sono calati, siamo riusciti a trovare risorse per aumentare gli assegni familiari del 20%”, ha aggiunto Florin Cîţu.
I dibattiti generali nella plenaria della Camera dei Deputati sono stati preceduti da una sollecitazione del PNL (al governo) di rimandare alla commissione il progetto dellordinanza durgenza. La sollecitazione non è passata ed è stata seguita da accuse di populismo e corruzione mosse dalla Tribuna del Parlamento. Il leader dei deputati liberali, Florin Roman, ha accusato il PSD di giochi politici alla vigilia delle elezioni amministrative e ha ammonito che laumento degli assegni familiari va fatto in tal modo da non intaccare il bilancio dello stato. Dal canto loro, i socialdemocratici hanno smentito le accuse e hanno chiesto al governo di trovare i soldi necessari per aumentare gli assegni familiari. I parlamentari dellUSR si sono astenuti dal voto, mentre il PMP e lUDMR hanno votato per il raddoppio degli assegni familiari, chiedendo al governo di non fare risparmi a scapito dei 3,6 milioni di bambini che ne dovrebbero beneficiare.