Ancora sul finanziamento della Radio e della Televisione pubblica romena
Dopo essere stato approvato dal Senato di Bucarest, il ddl, promosso dal Partito Socialdemocratico, sullabrogazione di circa 100 tasse non fiscali, andrà, domani, allesame della plenaria della Camera dei Deputati, che ha ruolo decisionale. Oggi, la Comissione Bilancio-Finanze della Camera ha dato il via libera al progetto. Dovrebbero essere abrogati il bollo ambientale per le auto, tasse al Registro delle Imprese, tasse consolari e di cittadinanza, tasse per il casellario fiscale, per il rilascio del passaporto temporaneo, per la perdita o modifica dei documenti, per il permesso di pesca e via dicendo. La stessa commissione Budget-Finanze della Camera dei Deputati ha stabilito però che il canone radio-tv resti in vigore, quindi che i romeni continuino a pagarlo.
Roxana Vasile, 24.10.2016, 18:44
Un emendamento in questo senso è stato proposto dai membri della Commissione ed è stato votato allunanimità. La possibile abrogazione del canone radio-tv ha generato, negli ultimi giorni, numerose reazioni da parte della classe politica, della società civile e dei rappresentanti di radio e tv pubbliche straniere, che ritengono, in essenza, che una simile misura intaccherebbe, in modo significativo, lautonomia e lindipendenza della Radio e della TV pubbliche. Il Consiglio di Amministrazione di Radio Romania ha ammonito sul fatto che listituzione diventerebbe vulnerabile al controllo del potere politico, perdendo la credibilità nellesercitare la sua missione pubblica a beneficio dei cittadini. Una posizione simile è stata espressa anche dalla Televisione Romena. Il finanziamento dei servizi pubblici di Radio e Televisione dal bilancio di stato è la peggiore soluzione possibile – ha affermato, dal canto suo, il direttore giuridico dellEuropean Broadcasting Union, Richard Burnley, mentre Dennis Nowlan, direttore presso la BBC, ha parlato dei vantaggi del canone radio-tv.
“La BBC è finanziata con un canone da oltre 90 anni, il che è stato la nostra garanzia di indipendenza. È ciò che ci ha resi veramente liberi dalla pressione del Governo, dalla pressione commerciale e dai sospetti di simili pressioni”, ha detto Dennis Nowlan.
Il direttore della Sezione Culturale di Radio France, Vincent Lemaire, ha sottolineato che il finanziamento pubblico garantisce lindipendenza editoriale.
È molto importante per noi sapere che il pubblico è il nostro finanziatore diretto. È un legame che ci crea impegni nei confronti del pubblico, allorquando questo è quello che paga, e siamo molto dedicati a questa causa”, ha affermato Vincent Lemaire.
La maggior parte delle radio e tv pubbliche in Europa sono finanziate tramite canoni radio-tv e contributi dei cittadini, e nei Paesi in cui non esistono simili canoni, lindipendenza editoriale è intaccata. In Romania, il canone Radio-TV rappresenta il 67,56% del budget della Televisione Pubblica e il 49% di quello della Radio Pubblica. Il valore del canone è di 0.8 euro al mese, per la televisione, e di 0,6 euro per la radio, il più basso in Europa. (traduzione di Adina Vasile)