Amministrative: Romania, 18 candidati in lizza per il Comune di Bucarest
Bucarest raggruppa il 10% dell’elettorato romeno e, tranne il capo dello stato, il suo sindaco è il politico investito con il maggior numero di voti. La capitale è la più ricca città del Paese, con indicatori economici e sociali superiori alla media dell’Unione Europea e con la più dinamica demografia. Perciò, la carica di sindaco generale è un trofeo ambito da tutti i partiti. Comunque, le amministrative di quest’anno sono attese con più ansia che mai. Previste a giugno, sono state rinviate a causa della pandemia, con una proroga dei mandati di sindaci, presidenti di consigli provinciali, consiglieri locali e provinciali.
Bogdan Matei, 26.08.2020, 11:32
Per le elezioni del 27 settembre, sono state convalidate le candidature di 18 aspiranti alla poltrona di sindaco di Bucarest, in rappresentanza dell’intero scacchiere ideologico – dalla destra conservatrice alla sinistra radicale, nonchè da tutt’una rosa di professioni: economista, ingegnere, matematico, filologo, attore, giornalista, guida alpina, medico, medico veterinario, controllore di traffico aereo, esperta di relazioni internazionali. Al momento, i sondaggi demoscopici indicano piuttosto un confronto tra due sfidanti.
Ex conduttrice particolarmente visibile e vocale di una televisione di sinistra, Gabriela Firea diventava quattro anni fa la prima donna e il primo tesserato socialdemocratico a ricoprire la carica di sindaco generale di Bucarest. Nella su scia, il PSD si aggiudicava nel 2016 anche i comuni dei sei rioni di Bucarest. Ora candidata alla propria successione e appoggiata dal più importante partito parlamentare all’opposizione, la sindaca inizia la campagna con lo svantaggio di un inevitabile logoramento nell’incarico, nonchè con un palmares piuttosto scarso. Bucarest è una città soffocata dall’inquinamento, paralizzata dal sovraffollamento del traffico, con l’azienda incaricata al riscaldamento in fallimento e con un’infrastruttura ancora deficitaria.
Il principale sfidante della sindaca in carica è il matematico e attivista civico Nicuşor Dan. Del nucleo della sua ong – l’Unione Salvate Bucarest – è nata l’Unione Salvate la Romania, al momento la terza forza parlamentare. Successivamente, per ragioni di dottrina, Dan si è separato dal partito che aveva fondato, ma oggi si candida sia con il suo appoggio che con quello del Partito Nazionale Liberale (al governo).
Oltre al duello Firea-Dan, i commentatori notano sulla lista dei candidati almeno due personaggi che, senz’altro, condiranno la campagna elettorale: l’eurodeputato Traian Băsescu e il senatore Călin Popescu-Tăriceanu. Il primo è stato eletto sindaco nel 2000 e 2004, quando è diventato il capo dello stato per dieci anni. L’altro vanta un mandato di primo ministro portato a termine. Prima compagni e poi nemici giurati, Băsescu e Tăriceanu sono considerati da alcuni analisti come il più efficiente tandem ai vertici dell’amministrazione romena.
Con le redini nelle loro mani, il Paese veniva accolto nell’Unione Europea nel 2007. A breve settantenni, l’ex presidente e l’ex premier sembrano ad alcuni addirittura ridicoli con le loro ambizioni da sindaci. I commentatori ritengono, però, che, in realtà, loro tentano solo di promuovere i propri partiti – il Partito del Movimento Popolare per Băsescu e ALDE per Tăriceanu, in vista delle elezioni politiche previste in autunno.