Amministrative: al via la campana elettorale in Romania
Rinviate da giugno all’autunno a causa della pandemia di coronavirus, le elezioni amministrative si svolgeranno il 27 settembre, all’insegna delle misure di sicurezza sanitaria imposte dallo stesso COVID-19. Le azioni della campagna elettorale avviata oggi si terranno sotto certe restrizoni. Le squadre di campagna e i candidati indosserranno mascherine di protezione alle riunioni elettorali sia all’interno che all’aperto. Gli eventi all’interno dureranno non più di due ore, alla presenza di 50 persone al massimo, mentre all’aperto è consentita la presenza di 100 persone al massimo. Inoltre, per le campagne elettorali porta a porta, le squadre elettorali conteranno solo due persone.
Ştefan Stoica, 28.08.2020, 10:43
Rinviate da giugno all’autunno a causa della pandemia di coronavirus, le elezioni amministrative si svolgeranno il 27 settembre, all’insegna delle misure di sicurezza sanitaria imposte dallo stesso COVID-19. Le azioni della campagna elettorale avviata oggi si terranno sotto certe restrizoni. Le squadre di campagna e i candidati indosserranno mascherine di protezione alle riunioni elettorali sia all’interno che all’aperto. Gli eventi all’interno dureranno non più di due ore, alla presenza di 50 persone al massimo, mentre all’aperto è consentita la presenza di 100 persone al massimo. Inoltre, per le campagne elettorali porta a porta, le squadre elettorali conteranno solo due persone.
Quindi, una campagna atipica, in un momento complicato, ma la democrazia non può essere sospesa e messa tra parentesi, sottolineava il presidente Klaus Iohannis. Il capo dello stato ha fatto un appello all’osservanza delle misure di protezione sanitaria, rivolgendosi in particolare ai candidati, ai quali ha chiesto di non esporre i cittadini al rischio del contagio, in quanto nessun obiettivo elettorale è più importante della salute.
Politicamente, la particolarità delle elezioni amministrative del 2020 è stata evidenziata dai media già dalla presentazione delle candidature. Praticamente, i partiti grandi hanno rinunciato alle alleanze – spesso tossiche – con quelli minori, utili quando servono voti, ma predisposti al ricatto. Però i partiti minori vogliono maggiore visibilità, nelle condizioni in cui le amministrative saranno seguite dalle politiche previste verso fine anno.
Così si spiega anche il gran numero di partiti e candidati in gara per i comuni e i consigli provinciali. Solo a Bucarest, che rappresenta la principale posta in gioco, in gara per le poltrone di sindaco generale e sindaci dei rioni sono oltre cento candidati. Al Comune della più grande città del Paese aspirano, oltre ai politici di rilievo, personaggi che sembrano esotici nel paesaggio politico: attori di seconda mano, una guida alpina, un teologo, un allenatore, un ufficiale a riposo, un diplomatico, un autista.
Eppure, la disputa elettorale sarà contesa non solo a Bucarest, ma anche nelle altre grandi città, tra la sinistra e destra, rappresentate dal Partito Socialdemocratico e dal Partito Nazionale Liberale. I liberali vanno sia con candidati propri che congiunti con USR-PLUS. Sono in lizza 41 incarichi di presidenti di consigli provinciali, oltre 1300 di consiglieri provinciali, 40.000 di consiglieri locali e 3.200 di sindaci.