Ambiente: Venerdì Verde in Romania
Il Venerdì Verde è una campagna volta a ridurre l’inquinamento provocato dagli spostamenti con le auto personali nelle gradi città della Romania. Lanciata dal Ministero dell’Ambiente e delle Risorse idriche e forestali di Bucarest, sotto le parole d’ordine Macchine ferme oggi!, la campagna incoraggia i romeni di privilegiare il trasporto alternativo nell’ultima giornata lavorativa della settimana, al fine di abbassare l’inquinamento e implicitamente le emissioni di carbonio. Il Venerdì Verde si augura che, entro fine anno, almeno un dipendente su quattro venga al lavoro a piedi, in monopattino o bici oppure con i mezzi pubblici, rinunciando all’auto personale, dichiara il ministro Tanczos Barna.
Roxana Vasile, 12.03.2021, 16:05
Oltre il 60% dell’inquinamento nelle grandi città è attribuibile al traffico. Non ne fanno eccezione nè Bucarest ne le altri grandi città, per cui il Ministero dell’Ambiente auspica di istituire in Romania il Venerdì Verde come iniziativa volontaria. Invitiamo, quindi, tutti i cittadini a rinunciare ogni venerdì allo spostamento classico con l’auto personale. Abbiamo avuto una discussione preliminare anche in sede del Governo, e i colleghi ministri hanno già calcolato chi e come si sposterà al lavoro nel primo Venerdì Verde, ha detto il ministro dell’Ambiente.
I primi chiamati a dare un esempio sono stati proprio i dipendenti delle istituzioni pubbliche, però il ministro dell’Ambiente ha annunciato che inviterà anche le compagnie private ad aderire a questa iniziativa. Ai comuni verrà proposto di offrire trasporto pubblico gratis nell’ultimo giorno lavorativo della settimana. Parallelamente, il Ministero dell’Ambiente contempla un programma che prevede parcheggi per bici e reti di carica per le auto elettriche. Intanto, lo stesso ministro Tanczos Barna ha preso oggi la metropolitana per andare al lavoro, mentre il premier Florin Cîţu ha scelto di camminare fino alla sede del Governo.
Secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, nonostante il considerevole miglioramento della situazione negli ultimi 30 anni, l’UE registra annualmente oltre 400.000 decessi provocati dall’inquinamento dell’aria. La più grave situazione si osserverebbe in Romania, dove ogni quinto decesso potrebbe essere attribuito ai fattori ambientali. La Romania occupa tre posizioni tra le prime cinque a livello europeo come inquinamento provocato dal biossido di azoto, sostanza considerata cancerogena ad elevato rischio, generata soprattutto dalle auto vecchie e diesel. In ugual misura, i romeni sono gli europei più gravemente colpiti dai costi derivanti dall’impatto dell’aria inquinata sulla salute.