Ambiente: bollo auto in vigore dal 15 marzo
Introdotta dalle autorità romene nel 2007, al fine di rinnovare il parco circolante, la tassa di prima immatricolazione, chiamata tassa sull’inquinamento o ambientale, è stata modificata più volte. L’ultima variante è stata annunciata martedì, dopo che il Governo di Bucarest ha dato il via libera all’introduzione del bollo ambientale per le auto con un massimo di 8+1 posti, che entrerà in vigore il 15 marzo. Per la altre categorie di auto restano in vigore le attuali regolamentazioni. La novità rispetto al progetto presentato un mese fa è che aumenterà la tassa per le auto diesel Euro 3 ed Euro 4, in quanto le autorità considerano che le emissioni inquinanti di queste vetture siano maggiori.
L’aumento non interessa coloro che hanno già pagato l’attuale tassa sull’inquinamento nelle sue diverse forme, che sono esentati dal versamento del bollo ambientale. Per quanto riguarda le auto immatricolate prima del 2007, per esse si pagherà il bollo ambientale solo nel caso della vendita. Nella nuova formula di calcolo non è più essenziale la cilindrata, ma le emissioni di CO2. Stando ai dati presentati dal Ministero dell’Ambiente, la somma da pagare scende del 60% per le auto Euro 2, dell’80% per le Euro 1 e di circa il 90% per le non-Euro.
“Si tiene conto anche dell’anzianità della macchina. Più vecchia è una macchina, più breve è la sua durata di vita, e allora è considerata meno inquinante, prendendo in calcolo il fatto che questo bollo ambientale si paga un’unica volta nel periodo di vita dell’auto”, ha precisato il ministro dell’Ambiente romeno Rovana Plumb.
Nell’opinione del ministro, se le tasse fossero restate allo stesso livello per le macchine non-Euro, Euro 1 ed Euro 2, si sarebbe creato un blocco delle vendite. Il bollo ambientale rispetta il principio “l’inquinatore paga”, afferma Rovana Plumb, e colpisce abbastanza fortemente le Euro 3 e 4, che rappresentano la maggioranza delle auto usate comprate dai romeni. Per queste auto, la tassa aumenta del 10-15%, sebbene, stando agli specialisti, siano meno inquinanti delle non-Euro oppure delle Euro 1 e 2. La nuova tassa facilita l’acquisto di auto con un’anzianità maggiore invece di incentivare il rinnovo del parco circolante, affermano i produttori.
Il nuovo bollo ambientale colpisce anche le auto diesel, per cui si pagherà una tassa maggiore di quella per la auto a benzina. Nel caso delle auto con un’anzianità di 7-8 anni, la differenza può arrivare anche al 50%. Come novità, chi immatricola macchine elettriche riceverà un bonus, un ecoticket di 2.500 euro. Gli analisti richiamano, però, l’attenzione che questa misura non avrà un grande impatto sul mercato, nel contesto in cui i prezzi di queste macchine sono abbastanza elevati e la loro alimentazione è difficile. A gennaio 2012, in Romania, circolavano solo 10 macchine elettriche.
Mihai Pelin, 20.02.2013, 12:12
Introdotta dalle autorità romene nel 2007, al fine di rinnovare il parco circolante, la tassa di prima immatricolazione, chiamata tassa sull’inquinamento o ambientale, è stata modificata più volte. L’ultima variante è stata annunciata martedì, dopo che il Governo di Bucarest ha dato il via libera all’introduzione del bollo ambientale per le auto con un massimo di 8+1 posti, che entrerà in vigore il 15 marzo. Per la altre categorie di auto restano in vigore le attuali regolamentazioni. La novità rispetto al progetto presentato un mese fa è che aumenterà la tassa per le auto diesel Euro 3 ed Euro 4, in quanto le autorità considerano che le emissioni inquinanti di queste vetture siano maggiori.
L’aumento non interessa coloro che hanno già pagato l’attuale tassa sull’inquinamento nelle sue diverse forme, che sono esentati dal versamento del bollo ambientale. Per quanto riguarda le auto immatricolate prima del 2007, per esse si pagherà il bollo ambientale solo nel caso della vendita. Nella nuova formula di calcolo non è più essenziale la cilindrata, ma le emissioni di CO2. Stando ai dati presentati dal Ministero dell’Ambiente, la somma da pagare scende del 60% per le auto Euro 2, dell’80% per le Euro 1 e di circa il 90% per le non-Euro.
“Si tiene conto anche dell’anzianità della macchina. Più vecchia è una macchina, più breve è la sua durata di vita, e allora è considerata meno inquinante, prendendo in calcolo il fatto che questo bollo ambientale si paga un’unica volta nel periodo di vita dell’auto”, ha precisato il ministro dell’Ambiente romeno Rovana Plumb.
Nell’opinione del ministro, se le tasse fossero restate allo stesso livello per le macchine non-Euro, Euro 1 ed Euro 2, si sarebbe creato un blocco delle vendite. Il bollo ambientale rispetta il principio “l’inquinatore paga”, afferma Rovana Plumb, e colpisce abbastanza fortemente le Euro 3 e 4, che rappresentano la maggioranza delle auto usate comprate dai romeni. Per queste auto, la tassa aumenta del 10-15%, sebbene, stando agli specialisti, siano meno inquinanti delle non-Euro oppure delle Euro 1 e 2. La nuova tassa facilita l’acquisto di auto con un’anzianità maggiore invece di incentivare il rinnovo del parco circolante, affermano i produttori.
Il nuovo bollo ambientale colpisce anche le auto diesel, per cui si pagherà una tassa maggiore di quella per la auto a benzina. Nel caso delle auto con un’anzianità di 7-8 anni, la differenza può arrivare anche al 50%. Come novità, chi immatricola macchine elettriche riceverà un bonus, un ecoticket di 2.500 euro. Gli analisti richiamano, però, l’attenzione che questa misura non avrà un grande impatto sul mercato, nel contesto in cui i prezzi di queste macchine sono abbastanza elevati e la loro alimentazione è difficile. A gennaio 2012, in Romania, circolavano solo 10 macchine elettriche.