All’esame il bilancio di previsione per il 2018
La bozza della finanziaria e quella della previdenza sociale sono analizzate, per articoli, presso le commissioni riunite di budget e finanze del Parlamento di Bucarest, mentre il voto finale è previsto per il 21 dicembre. Le autorità si basano su incassi supplementari di quasi 31 miliardi di lei (circa 6,6 miliardi di euro), soldi che saranno suddivisi tra la Salute, l’Istruzione e gli Investimenti.
Mihai Pelin, 13.12.2017, 13:49
La bozza della finanziaria e quella della previdenza sociale sono analizzate, per articoli, presso le commissioni riunite di budget e finanze del Parlamento di Bucarest, mentre il voto finale è previsto per il 21 dicembre. Le autorità si basano su incassi supplementari di quasi 31 miliardi di lei (circa 6,6 miliardi di euro), soldi che saranno suddivisi tra la Salute, l’Istruzione e gli Investimenti.
Il ministro delle Finanze, Ionuţ Mişa, ha precisato che il bilancio di previsione per il 2018 è costruito su una crescita economica del 5,5%, un’inflazione del 3,1%, un tasso di cambio medio di 4,55 lei per 1 euro e un aumento del numero medio di impiegati del 4,2%. Nella sua opinione, gli incassi presi in considerazione nella costruzione del bilancio sono realistici. Ionuţ Mişa: “Nel corso del 2017, per dieci mesi, rispetto al 2016, abbiamo una crescita degli incassi di 12,85 miliardi. Quindi, se viene considerato questo aumento dei redditi rispetto all’anno scorso, credo che nessuno possa dire che gli incassi non siano sostenibili in futuro.”
D’altra parte, i rappresentanti dell’opposizione affermano che il budget è sopravalutato per quanto riguarda gli incassi. Florin Cîţu, senatore PNL: “Secondo le mie stime, gli incassi sono sopravalutati di circa 8,6 miliardi di lei, di cui 5 miliardi provengono dalla sopravalutazione della raccolta dell’IVA, ma c’è anche un’altra componente nel budget che porta alla sopravalutazione degli incassi: i contributi sociali.”
Il ministro delle Finanze sostiene che, a parte misure che determinano l’aumento delle spese, come le crescite salariali, i voucher di vacanza, l’aumento dello stipendio minimo, del punto pensionistico e dell’indennità sociale per i pensionati, sono previste anche decisioni per limitare le spese.
L’opposizione ha inoltrato quasi 4000 emendamenti, però la maggior parte dei budget dei ministeri e delle istituzioni sono stati approvati dalle commissioni di specialità nella forma proposta dall’Esecutivo.
Al Ministero della Difesa Nazionale viene stanziato il 2% del PIL, secondo l’impegno assunto dalla Romania nei confronti della NATO. Il Ministero della Salute beneficerà l’anno prossimo di un budget più alto del 4,6% rispetto al 2017, la maggiore crescita essendo destinata alle spese salariali per il personale medico. Anche il budget del Ministero dell’Istruzione arriverà l’anno prossimo al 3% del PIL, rispetto al valore attuale, del 2,9%. Non è stato dimenticato il SRI, che riceverà nel 2018 il 13% in più. Approvati anche i budget del Ministero dell’Interno e del Ministero dello Sviluppo Regionale, l’ultimo però con alcuni emendamenti. L’UDMR ha proposto l’aumento dell’aliquota dell’imposta sul reddito che viene girata alle autorità locali, nel contesto in cui tale imposta diminuirà dal 16 al 10%, a cominciare dal 1 gennaio 2018. (tr. G.P.)