Aiuti europei per l’energia
I leader europei discutono in questi giorni a Bruxelles di ulteriori misure per rendere più sicuro l’approvvigionamento energetico, come anche della riduzione dei prezzi. Intanto, a Bucarest è stato annunciato che la Romania riceverà fondi europei di 2,2 miliardi di euro per aiutare la popolazione vulnerabile e le compagnie per far fronte al caro bollette, dopo che la Commissione Europea ha deciso che il 10% dei fondi non utilizzati afferenti all’esercizio 2014-2020 potrà essere stanziato a nuove misure di aiuto.
Roxana Vasile, 20.10.2022, 13:11
Ieri, nella riunione di governo, il Nicolae Ciucă ha precisato che, oltre al compenso delle bollette ricevute dalle famiglie bisognose o la concessione di voucher, i soldi saranno destinati anche al sostegno delle PMI e alla creazione di posti di lavoro.
ʺSi tratta di tre tipi di misure: sostegno alle famiglie vulnerabili nella crisi energetica, anche per compensare il prezzo dell’energia. La seconda misura possibile riguarda i finanziamenti a fondo perduto per il capitale circolante, che saranno concessi alle PMI. La terza misura interessa l’occupazione e la creazione di posti di lavoro, ha spiegato il ministro degli Investimenti e dei Progetti europei, Marcel Boloş.
La situazione generata dalla crisi energetica è stata presa in dibattito ieri anche al Parlamento, in seguito al numero crescente di denunce sulle bollette inoltrate dai cittadini, che reclamano nella maggior parte il prezzo e la formula di calcolo. Sono interessati tutti i grandi fornitori del paese. L’Autorità Nazionale per la Tutela dei Consumatori ha annunciato che sono in corso le pratiche per un modello unico di bolletta a livello nazionale. Dal canto suo, il rappresentante del Ministero dell’Energia ha dichiarato che c’è volontà politica per il ritorno ad un mercato parzialmente regolamentato nell’intera catena, dal produttore al consumatore finale.
Dal 1 gennaio 2021, il mercato energetico romeno è completamente liberalizzato, processo spesso criticato per la sua difettosa applicazione, che ha generato un quasi caos sul quale si sono sovrapposte le conseguenze della guerra in Ucraina.
Guardando in prospettiva, sullo sfondo dei timori legati al futuro energetico dell’Europa, la compagnia nazionale romena Romgaz e l’azera Socar hanno convenuto di gettare le basi di un progetto comune di trasporto del gas naturale liquefatto attraverso il Mar Nero. In tal senso, a Bucarest è stato firmato un memorandum d’intesa finalizzato a diversificare e potenziare i corridoi del gas dal Caspio verso l’Europa. La Romania auspica di diventare, in questo modo, un importante hub di energia e gas naturale.