Aiuti di stato all’energia
Il Governo di Bucarest ha approvato ieri due regimi di aiuti di stato destinati ai produttori di energia e ai comuni o associazioni di sviluppo intercomunitario che realizzano o modernizzano impianti energetici. Decine di milioni di euro saranno destinati agli investitori che valorizzano le fonti rinnovabili. I due regimi di aiuto ammontano a 82 milioni di euro. I potenziali beneficiari sono le aziende che producono energia e le unità amministrative territoriali o le associazioni di sviluppo intercomunitario che realizzano o modernizzano gli impianti generatori di energia, ha dichiarato il portavoce del Governo, Dan Cărbunaru.
Mihai Pelin, 11.02.2022, 11:10
Il Governo di Bucarest ha approvato ieri due regimi di aiuti di stato destinati ai produttori di energia e ai comuni o associazioni di sviluppo intercomunitario che realizzano o modernizzano impianti energetici. Decine di milioni di euro saranno destinati agli investitori che valorizzano le fonti rinnovabili. I due regimi di aiuto ammontano a 82 milioni di euro. I potenziali beneficiari sono le aziende che producono energia e le unità amministrative territoriali o le associazioni di sviluppo intercomunitario che realizzano o modernizzano gli impianti generatori di energia, ha dichiarato il portavoce del Governo, Dan Cărbunaru.
Il Governo romeno sta cercando delle soluzioni per continuare i regimi di aiuti di stato nel settore energetico anche per le grandi aziende industriali a forte consumo, come il complesso di lavorazione dell’alluminio ALRO di Slatina o Azomureş, il maggiore produttore di concimi per l’agricoltura e l’industria romena. In seguito all’impennata dei prezzi dell’energia, i grandi consumatori contemplano la riduzione o il rallentamento della produzione, e, attraverso un Memorandum, il Governo ha compiuto dei passi concreti per prorogare il regime di aiuti di stato destinati a queste aziende. Il Ministero dell’Energia è stato incaricato a consultarsi con la Commissione Europea in riferimento alla continuazione delle misure di aiuto di stato a sostegno dei grandi consumatori di energia, nel tentativo di mantenere sia la competitività delle imprese romene che i posti di lavoro in questi settori.
Questi regimi di aiuti di stato sono stati applicati in Romania nel periodo 2019-2021, e hanno dato risultati, nelle condizioni in cui queste compagnie di settori a forte consumo di energia contribuiscono annualmente con circa il 6% al PIL romeno. Ma un elemento importante sono i posti di lavoro che le imprese che beneficiano di simili aiuti di stato devono mantenere, ha aggiunto Dan Cărbunaru.
La gestione degli effetti della crisi energetica si riconferma uno dei principali interessamenti del Governo, ha sottolineato Dan Cărbunaru. La decisione adottata dal Governo è volta ad appoggiare gli investimenti destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili meno sfruttate, tipo biomassa, biogas, energia geotermica, nonchè gli aiuti di stato a sostegno degli investimenti nella cogenerazione ad alto rendimento. I due regimi di aiuti di stato saranno applicati fino al 31 dicembre 2023. Le somme sono stanziate da fondi europei non rimborsabili, con l’85% proveniente dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il 15% da fondi di cofinanziamento pubblico dal budget.