Agricoltura: nuovo regolamento UE per produzione ecologica
La Commissione Europea propone un nuovo regolamento per la produzione ecologica e l’etichettatura dei prodotti biologici, per appoggiare i consumatori e i produttori, ma anche per risolvere i problemi del sistema attuale. La proposta è stata presentata dal commissario europeo all’Agricoltura e sviluppo rurale, Dacian Ciolos.
Corina Cristea, 26.03.2014, 12:36
I consumatori avranno garanzie più solide sugli alimenti ecologici prodotti e venduti nell’UE, mentre i farmers, i produttori e i commercianti al dettaglio avranno accesso a un mercato più esteso sia nell’Unione che fuori. Negli ultimi 10 anni, il mercato comunitario dei prodotti ecologici si è quadruplicato, e le norme vanno aggiornate e adeguate al fine di consentire l’ulteriore sviluppo del settore e una risposta alle sfide future.
La produzione biologica è un settore in pieno sviluppo nell’UE, con un mercato di oltre 20 miliardi di euro all’anno. La Commissione propone il consolidamento e l’armonizzazione della norme nell’UE anche per i prodotti importati, dal momento che ci sono troppe deroghe, spiega il commissario Dacian Ciolos.
Un’altra idea è quella di facilitare il passaggio dei piccoli farmers all’agricoltura ecologica tramite il rilascio dei certificati di gruppo, molto meno costosi di quelli individuali. Non in ultimo, i controlli dovrebbero essere consolidati effettuandoli a seconda dei rischi, soprattuto per quanto riguarda la distribuzione e la vendita.
“Ho portato alcune precisazioni più chiare sul controllo della filiera dei prodotti biologici, poichè ultimamente sono stati constatati tentativi di frode frequenti. Dato lo sviluppo notevole del settore negli ultimi anni, chiaramente la domanda di prodotti biologici è superiore all’offerta, e allora la tendenza di compensare la differenza avveniva spesso tramite la frode”, ha spiegato Dacian Ciolos.
Inoltre, la Commissione Europea ha approvato un Piano di azione sul futuro della produzione ecologica in Europa, che prevede una migliore informazione dei farmers sulle iniziative di politica dell’UE in materia di sviluppo rurale e agricoltura ecologica, nonchè il consolidamento dei legami tra i progetti di ricerca e innovazione e la produzione ecologica nelll’UE e l’incoraggiamento del consumo di alimenti ecologici, ad esempio nelle scuole.
“Anche la Romania ha registrato una notevole evoluzione negli ultimi anni. Dal 2008-2009 ad oggi, siamo arrivati da poco più di 3.000 aziende a 15.000, quindi si tratta di una quintuplicazione. In ugual misura, la superficie coltivata con metodo biologico si è quadruplicata, quindi chiaramente esiste una risposta degli agricoltori di Romania alla grossa domanda di prodotti biologici”, ha detto ancora il commissario UE.