Agricoltura: maggiori sussidi per i farmer romeni
Le produzioni di mais, grano e girasole dell’ultimo periodo collocano la Romania tra i primi Paesi Ue, e per quanto riguarda la produzione di colza, la Romania ha ottenuto la migliore produzione della sua storia. Introdotta da solo circa 45 anni, la colza viene coltivata attualmente su una superficie di oltre 450 mila ettari, e l’80% della produzione viene esportata, essendo utilizzata per il biodiesel. Gli specialisti affermano che la Romania può ridiventare il granaio dell’Europa, nel contesto in cui, da un anno all’altro, l’agricoltura sostiene fortemente l’economia nazionale.
Corina Cristea, 25.09.2014, 13:56
Le produzioni di mais, grano e girasole dell’ultimo periodo collocano la Romania tra i primi Paesi Ue, e per quanto riguarda la produzione di colza, la Romania ha ottenuto la migliore produzione della sua storia. Introdotta da solo circa 45 anni, la colza viene coltivata attualmente su una superficie di oltre 450 mila ettari, e l’80% della produzione viene esportata, essendo utilizzata per il biodiesel. Gli specialisti affermano che la Romania può ridiventare il granaio dell’Europa, nel contesto in cui, da un anno all’altro, l’agricoltura sostiene fortemente l’economia nazionale.
“L’agricoltura, l’anno scorso, a quella crescita del 4%, ha avuto un contributo straordinario, dell’1,5-1,7%, grazie a questa produzione molto importante e al fatto che questa produzione ci ha aiutati ad esportare moltissimo. Credo che possiamo di più perchè finora abbiamo esportato e continuiamo ad esportare materia prima. Guardo anche le prime cifre del 2014, se riusciamo ad assicurare la lavorazione e poi esportare il valore aggiunto, credo che potremo registrare redditi maggiori per i farmer e introiti maggiori alle casse dello stato. Ciò significa che con gli stessi livelli produttivi possiamo ricavare un profitto maggiore”, ha spiegato il vicepremier Daniel Constantin, ministro dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, in un’intervista a Radio Romania.
Nel nuovo programma nazionale di sviluppo rurale 2014-2020 i nuovi obiettivi sono la ristrutturazione e l’aumento degli sfruttamenti agricoli.
“Abbiamo la maggiore superficie agricola, siamo al primo posto in Europa come superficie coltivata con mais e, probabilmente, come quantità, ma ciò non significa che abbiamo anche il maggiore rendimento. Raccogliamo intorno a 4-4,5 tonnellate per ettaro. Il nostro svantaggio è che una superficie molto grande è, purtroppo, ancora frantumata in sfruttamenti piccolissimi, fino a 5 ettari”, ha precisato Constantin.
Perciò, i farmer che hanno tra 5 e 30 ettari di campo coltivato riceveranno, dal prossimo anno, sussidi maggiori dai fondi europei e dal bilancio statale, pari a 210 euro/ettaro. La misura è volta a incoraggiare l’accorpamento dei campi coltivabili, in quanto i proprietari delle parcelle inferiori a 5 ettari si possono associare per ricevere dallo stato sussidi maggiori. Per quanto riguarda il sostegno alla coltivazione delle specie romene di verdure, il ministro dell’Agricoltura ha annunciato nuovi sussidi per cui aspetta il via libera della Commissione Europea. I produttori di colture sul campo dovrebbero ricevere sussidi di 3 mila euro/ettaro, mentre i produttori di colture sotto serra, 6 mila euro/ettaro.