Agricoltura: accordo Ue su riforma della PAC
Gli stati membri dell’Ue, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo hanno raggiunto, il 26 giugno, un accordo politico sulla riforma della PAC, per i prossimi sette anni. L’accordo prevede regole per la distribuzione dei sussidi annui per un valore di 50 miliardi di euro. Questioni di dettaglio come la distribuzione dei fondi tra i Paesi Ue e il tetto per i grandi sussidi agricoli saranno decise dopo l’approvazione del bilancio 2014-2020. La riforma porta un cambiamento fondamentale per l’agricoltura europea, che sarà uno sostenibile, ritiene il commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Dacian Ciolos.
România Internațional, 28.06.2013, 14:13
Gli stati membri dell’Ue, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo hanno raggiunto, il 26 giugno, un accordo politico sulla riforma della PAC, per i prossimi sette anni. L’accordo prevede regole per la distribuzione dei sussidi annui per un valore di 50 miliardi di euro. Questioni di dettaglio come la distribuzione dei fondi tra i Paesi Ue e il tetto per i grandi sussidi agricoli saranno decise dopo l’approvazione del bilancio 2014-2020. La riforma porta un cambiamento fondamentale per l’agricoltura europea, che sarà uno sostenibile, ritiene il commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Dacian Ciolos.
“L’accordo politico raggiunto sulla riforma della PAC dimostra la validità della scelta fatta dalla Commissione Europea quando ha fatto questa proposta legislativa, e il fatto che la riforma sia orientata verso il pubblico largo è un’opzione importante, non solo per dare più credibilità alla PAC, ma anche maggiore consistenza”, ha affermato il commissario.
In questo contesto, Dacian Ciolos ha precisato che la Romania beneficerà di più fondi europei per l’agricoltura e di programmi adattati alle proprie priorità.
“Abbiamo la possibilità di finanziare programmi specifici di ristrutturazione di alcuni settori e so che in Romania ci sono molte discussioni sulla ristrutturazione del settore della pomicoltura, ad esempio, o del settore latteario. Ci saranno queste possibilità, questi strumenti o altri elementi di flessibilità, che permetteranno che sia presa in calcolo la specificità dell’agricoltura in Romania e, soprattutto, una politica agricola comune nuova che porterà più soldi agli agricoltori romeni nel successivo periodo, il che non succede per tutti gli stati membri”, ha detto ancora il commissario.
Nel contesto del problema generale della disoccupazione in Europa, soprattutto giovanile, uno dei punti molto importanti della riforma è rappresentato dalle misure per il sostegno ai giovani farmer. Le misure saranno obbligatorie per tutti gli stati membri e prevedono un premio di primo insediamento per i giovani agricoltori attraverso il Programma di Sviluppo Rurale, ma anche un aumento dei pagamenti diretti all’ettaro per i giovani farmer, nei primi 5 anni dall’insediamento dell’azienda agricola. L’esito dei negoziati sulla PAC svolti per 4 anni, a livello di esperti, e per due a livello politico, è ritenuto un successo, cui ha contribuito anche il commissario Ciolos. Dacian Ciolos valuta che, con l’ottenimento di questo accordo politico, ha raggiunto il principale obiettivo del suo mandato di commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, quello di riforma della PAC.